Remunerazioni: “Distanze colmabili”, parola di Annarosa Racca

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“Tra noi e l’Aifa c’è una distanza colmabile. Non sarà difficile trovare un punto di equilibrio e dare alle farmacie un nuovo sistema di remunerazione”
. Parola di Annarosa Racca, presidente di Federfarma. Ci eravamo occupati della questione anche qualche giorno fa, quando Racca cercò di coinvolgere, a suo favore, le Regioni sulla questione remunerazione. Regioni o meno, sta di fatto, che le trattative sembrano andare nel verso giusto, e che ci sia volontà da tutte le parti affinché il “matrimonio” sia celebrato. Il documento metodologico che Aifa ha fatto circolare dalla settimana scorsa ha incontrato qualche perplessità, ma ci sono state già controproposte. Racca precisa: “La relazione formula osservazioni sulla proposta del sindacato titolari perché non rispetterebbe le precondizioni della trattativa (cioè l’invarianza di spesa per la Sanità pubblica), in quanto aumenterebbe i fatturati netti percepiti dalle farmacie attraverso il Ssn”.  La controproposta targata Aifa prevederebbe un premio per gli equivalenti e la soppressione della differenziazione tra farmacia rurale e urbana. Alfonso Misasi segretario nazionale di Federfarma ha sintetizzato: “La differenza di cifre tra noi e loro dipende dal fatto che partiamo da una base dati differente. E poi nella nostra proposta era ricompresa la quota da destinare al grossista. Noi ci siamo sforzati di elaborare un modello che mantenesse inalterato il prezzo al pubblico dei farmaci rimborsati, per non incidere sulle tasche degli italiani in caso di acquisto privato. Vedo invece dalla sua controproposta che l’Aifa non lo considera un problema”. Insomma la distanza tra le parti c’è ma sembra colmabile come ha giustamente dichiarato Racca. Uno dei punti difficoltosi riguarda proprio le farmacie rurali, che dopo i tagli, senza le agevolazioni di cui godono, si sentirebbero spacciate. La scomparsa delle rurali nei piccoli comuni potrebbe essere un grande problema. Le trattative continuano senza sosta.

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