NOI SIAMO LA FARMACIA – Commento su Nuova Remunerazione

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Cari colleghi,

Non ho mai desiderato assumere un tono polemico nei confronti dell’attuale direttivo di Federfarma. Anche quando da più parti mi
arrivavano consigli pressanti di inasprire i toni e rivelare i retroscena a cui ho assistito ho sempre preferito cercare la via del
confronto costruttivo. Ad oggi però tale e tanto è il rammarico che ritengo di avere sbagliato:

Ho sbagliato quando ho tentato di offrire un supporto all’attuale dirigenza a Luglio e sono stato cordialmente liquidato.
Ho sbagliato quando ho tentato alla luce del sole di organizzare una riunione nella quale poter discutere del nostro futuro e ho ricevuto da parte di Federfarma ogni forma di boicottaggio (in primis l’Ordine dopo interventi istituzionali ci toglie la sala, poi vengono fatte forti pressioni ai relatori per non presentarsi, viene mandata una lettera ai titolari della provincia di Milano e Lodi per scoraggiare la presenza all’incontro).

Decido di sorvolare e non dire niente…Ho chiesto cortesemente a Lombarda un incontro per relazionare i desideri e le perplessità di quei titolari (numerosissimi) che hanno ugualmente deciso di partecipare all’incontro e mi viene fissato per venerdì prossimo… Oggi scopriamo che l’accordo è stato siglato e dovrà “passare il vaglio” di un’assemblea nazionale alla quale noi tutti non siamo ovviamente nelle condizioni di partecipare (non siamo presidenti regionali e anche lo fossimo quanti di noi possono permettersi di  perdere giornate di lavoro per recarsi nella città stabilita e partecipare all’assemblea?!?). Leggo sui giornali dichiarazioni di soddisfazione ed entusiasmo per l’accordo raggiunto. Ma come si può continuare a credere che ci sia spazio per un dialogo? Sono abbattuto! Desolato! Arrabbiato! I numeri della nuova remunerazione per me implicheranno una perdita economica enorme, non voglio quantificarla adesso, verrei sicuramente smentito e convinto che in realtà “tutto va bene”…Ho passato la mattinata al telefono col mio commercialista e un’idea precisa me la sono fatta. Provate anche voi. So anche per certo dopo essermi interessato e appassionato all’argomento che c’erano tanti altri accordi possibili. Si chiedeva solo di poterne parlare. Ormai è fatta, l’accordo è siglato ed essendo anche una “retribuzione per distribuzione” non è detto che la distribuzione anche domani rimanga esclusiva delle farmacie… se le Asl trovassero appalti di distribuzione più vantaggiosi che possibilità avremmo? Probabilmente verrò anche messo nella condizione di chiedere scusa a tutti. Non so bene quali iniziative io e il gruppo “Noi Siamo la Farmacia” porteremo avanti, da domani ci lavoreremo con la stessa costante dedizione ma oggi avevo proprio bisogno di questo sfogo. Ho 36 anni da qualche giorno e pensavo ingenuamente che poter presentare un altro punto di vista fosse lecito senza bisogno di ricorrere a prove di forza.

Vi saluto cordialmente
Federico Pantè
Noi siamo la Farmacia

9 COMMENTS

  1. io non sono una titolare di farmacia ma di parafarmacia ma cerco di mettermi nei vostri panni ugualmente (cosa probabilmente mai fatta da voi, pur avendo lo stesso titolo di studio e stessa professione) ma insomma mi verrebbe da pensare al vostro posto:ma mica FEDERFARMA può tutto! all’esterno di questo sindacato c’è un mondo che sta cambiando, un paese che sta andando a rotoli, gente disoccupata sotto i 35 anni in maniera massicca…ma voi dove credete di vivere , nel Paese del Bengodi? e ringraziate il cielo se avete raggiunto gli accordi su come spendere i soldi pubblici, perchè di questo stiamo parlando, voi siete pagati dai cittadini italiani per distribuire le LORO medicine, e ringraziate il cielo che avete ancora una immeritata esclusiva sulla vendita della fascia C e cominciate a capire una volta per tutte che vi dovete misurare con la concorrenza di tutti i tipi, come ogni persona del mondo civile, so che fa paura specie a persone abituate a sentirsi protetti da un sistema, noi ci siamo passati, molti hanno chiuso ma tanti stanno sopravvivendo con molti meno mezzi dei vostri, insomma state sereni che ancora in Italia nessuno muore di fame e a voi non succederà di certo.Auguroni

  2. per quanto riguarda la remunerazione,solo il tempo potrà dire..certo non credo federfarma sia autolesionista.per le parafarmacie,è inutile continuare ad illudersi,se non avete utili dall’attività abbassate la saracinesca;ma non distruggete la professione.

  3. la presidente deve avere ormai il coraggio di andarsene a casa, non c’ e’ un farmacista che non ne vengia fuori con le ossa rotte, anche i colleghi hanno sentito fior fior di commercialisti e ce’ da mettersi le mani nei capelli. Chiedete ai vostri consulenti di fare dei calcoli e pubblicarli e mandarli alla presidente.
    ls

  4. Io ho partecipato al convegno di Noi siamo la Farmacia, come dipendente mi stupisco che i titolari si lamentino da quando sono nati. Il prezzo per scatola e non per ricetta e’ per me soddisfacente, ci vuole 1 minuto a servire un cliente e in media si vendono 3000 pezzi a mese e non dimenticate l’ extrafarmaco.
    Poi che Federfarma faccia terrorismo fa ridere, ha mandato lettere ai titolari e quindi? C’ era la sala straboccante, relatori e commecialisti invitati a non partecipare? Per quello che ha detto il mio titolare e per quelli che conosco personalmente c’ erano i piu’ grossi nomi del settore in aula e meno male che non c’ erano invece certi fanfaroni di cui Federfarma sarebbe meglio facesse un po’ di pulixia.
    Sono d’ accordo con Giovanna il mondo e’ cambiato e i titolari al massimo per mantenere i loro utili stratosferici magari mazzeranno noi collaboratori.
    Poi Federfarma e’ la fabbrica del caos soprattutto a Milano, l’ Ordine non esiste, quindi dr. Pante’ non si arrabbi al massimo ci perdera’ qualvosa come tutti. Dono pure d’ accoro col post precedente fate fare i calcoli ai commercialisti di farmacie se perderete veramente e soprattutto se i dipendenti possono essere a rischio per l’ egoismo dei titolari.
    Ossequi

  5. DR. PANTE’ ABBIAMO BISOGNO DI GENTE NUOVA E LEI SI CIRCONDA DEI SOLITI NOMI DI FARMACISTI QUASI CENTENARI E VA A CHIEDERE SOSTEGNI IN LOMBARDA. PARTE GIA’ BENE! SARA’ IL PROSSIMO PRESIDENTE! ALMENO LA RACCA A ROMA HA CAMBIATO QUALCOSA ANCHE SE DISAPPROVO IL SUO OPERATO! A MILANO CONCORDO TUTTO DA RIFARE!

  6. Cari colleghi , sono Titolare di una Farmacia Rurale Sussidiata , per questo obbligata a guardare al cuore della questione dovendomi occupare di tutte le attività necessarie al buon funzionamento della Farmacia.
    Sono sempre stata favorevole al cambio del sistema di remunereazione ma ancora una volta devo constatare che noi Rurali siamo sempre usati come scudo , come presidio sul territorio disagiato ma che in sede di trattativa economica siamo sempre dimenticati.Faccio presente che confrontando la remunerazione attuale con la futura le farmacie Rurali Sussidiate hanno una diminuzione del 8-9% mentre le Urbane si limitano al 3-4%.
    Facendo i debiti conti se ne ricava per noi Rurali una diminuzione sul margine netto di 0,50 € per ricetta , quindi la perdita si può facilmente calcolare in migliaia di euro all’anno.
    Sarebbe stato meglio che al posto della quota di garanzia del 18% – non sufficiente a mantenere invariati i saldi della remunerazione – introdurre una quota di 1 € per ricetta a titolo di riconoscimento del ruolo svolto dalla F. R. S. come presidio sanitario sul territorio.
    Forse oramai è tardi per un ripensamento ma sarebbe stato meglio che prima di firmare un accordo ci fosse stato un momento di dialogo e di una più attenta valutazione delle ricadute delle decisioni prese in segreto.
    Auspichiamo che almeno si introduca quanto aveva proposto in precedenza AIFA di esentare le Farmacie Rurali e Sussidiate dagli eventuali ripianamenti che aggraverebbero ulteriormente la situazione , già drammatica delle piccole Farmacie.

    Buona fortuna a tutti

  7. Cara Giovanna, è questo atteggiamento spocchioso di sentenziare su cose che non si saprebbero fare e cioè tenere aperta una attività senza i privilegi che considerate come dovuti sbagliando ovviamente, questa arroganza nei commenti , “chiudete”, “non illudetevi” e cose simili, non sarebbe ora di finirla? se non ce la fate chiudete voi…….ma per carità, smettete di fare le lagne, credo invece che queste crisi vi aiuteranno a farvi sentire più normali, saluti

  8. Adelina

    Non si può fare un discorso generale, le cose cambiano da Regione a Regione, anzi da Asl ad Asl. Mi risulta che a Rimini la ricetta si aggira intorno ai 14 euro, per cui a loro il nuovo sistema va sicuramente bene. I conti non si devono fare su quest’anno ma sull’anno prossimo, quando si faranno sentire gli effetti degli ulteriori brevetti che stanno scadendo.
    Il nuovo sistema di remunerazione servirà tuttavia a poco se i Governi continueranno a ridurre i finanziamenti alla Sanità.

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