NUOVA REMUNERAZIONE – Intervista al Segretario nazionale di Federfarma Alfonso Misasi

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Misasi: risultato raggiunto. Ora servizi e nuova Convenzione?
«L’emorragia l’abbiamo arrestata, c’è ancora da guarire il malato». Ricorre a una metafora Alfonso Misasi, segretario nazionale di Federfarma, per descrivere lo stato d’animo che prevale nel sindacato il “day after” dell’accordo all’Aifa: l’ipotesi è firmata, ma il traguardo vero va ancora raggiunto.

Misasi, è fatta: manca ancora la approvazione dell’assemblea di Federfarma ma intanto l’intesa è firmata.  Soddisfatti?
Certamente, soprattutto perché abbiamo portato a casa una trattativa difficile e lo abbiamo fatto in tempi contenuti, rispettando il mandato dell’assemblea nazionale. Questo è un punto importante: la rappresentatività che il nuovo statuto assicura all’assemblea è stata la chiave che ha reso possibile questa svolta epocale: il consiglio di presidenza ha potuto trattare al tavolo dell’Aifa sapendo di avere alle spalle il sostegno della maggioranza della categoria.In queste ore migliaia di titolari staranno facendo quattro conti per capire che cosa cambia con il nuovo sistema…
Voglio essere molto chiaro su questo: se qualcuno, fatti i suoi conti, si dirà deluso perché si aspettava che con la riforma la sua marginalità sarebbe raddoppiata, vuol dire che non ha capito niente. L’obiettivo era quello di fermare l’erosione dei margini Ssn e questo è ciò che avremo da gennaio: ci liberiamo del continuo stillicidio di sconti e trattenute e sganciamo i futuri ricavi delle farmacie dalla caduta inarrestabile dei prezzi.

Per le farmacie quindi è il giro di boa?
Non ancora. Abbiamo fermato l’emorragia, ma il paziente ancora non è guarito. In altri termini, è stato messo un freno all’impoverimento della farmacia,  ora dobbiamo lavorare per farla tornare a crescere.

Come?
Innanzitutto siamo convinti che il nuovo sistema renderà ancora meno conveniente per le Regioni insistere sulla distribuzione diretta. Poi, aprendo al concetto di onorario professionale, abbiamo messo sul tavolo una seria ipoteca per discutere di remunerazione dei servizi. Mi riferisco a servizi professionali che valorizzano e arricchiscono la dispensazione del farmaco, dal monitoraggio delle terapie alla farmacovigilanza. Se ne dovrà parlare con una nuova Convenzione, la speranza è che la riforma della remunerazione acceleri l’avvio del tavolo di trattativa.

L’accordo siglato in Aifa dovrà anche passare dal vaglio delle Regioni: siete ottimisti o temete qualche brutta sorpresa?
Siamo ottimisti perché l’esame confermerà l’invarianza dei costi per il SSN verificata dall’AIFA; inoltre l’accordo è stato scritto con attenzione alle esigenze del Ministero della salute e delle Regioni.

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