Un gravissimo caso di cronaca sta facendo trattenere il respiro a molti osservatori che seguono il mondo della farmaceutica e della medicina. Trecento Carabinieri hanno eseguito oltre 77 perquisizioni in 15 Regioni italiane a carico di 67 medici indagati per aver ricevuto omaggi da una casa farmaceutica al fine di incentivare le prescrizioni di farmaci, prodotti dall’azienda stessa. Stiamo parlando di ormoni della crescita destinati in gran parte ai più piccoli. L’accusa è questa, ed è gravissima. Dopo aver esposto l’accusa, manterremo il condizionale poiché le indagini sono ancora in corso, ed un innato spirito garantista non ci permette di trarre conclusioni affrettate. Secondo le indagini svolte fino a questo punto, l’organizzazione si sarebbe basata su un folto gruppo di informatori scientifici, almeno una dozzina, che nel proporre i prodotti dell’azienda farmaceutica, piuttosto nota, avrebbero instaurato rapporti che prevedevano “regali” come somme di denaro, viaggi all’estero e oggetti di valore. L’indagine è di quelle importanti ed ha alle spalle due anni di lavoro: parliamo di un traffico, se tutto fosse confermato, da 500.000 Euro arrivati nelle tasche degli specialisti, in prevalenza endocrinologi e nefrologi sia di struttura pubblica che privata. Migliaia le prescrizioni contestate. A peggiorare la situazione c’è la tipologia di pazienti: prevalentemente bambini. Secondo le indagini, gli informatori scientifici avrebbero fatto pressioni sui medici indagati al fine di aumentare le prescrizioni con l’inserimento in terapia di nuovi piccoli pazienti a cui sarebbero stati somministrati due tipi di farmaci innovati a base di ormoni. Le indagini adesso proseguono su una strada particolare come ci spiega il Colonnello dei Nas Giovanni Capasso: “Il prossimo passo è quello di verificare se queste prescrizioni hanno provocato danni alla salute dei pazienti, tra i quali molti bambini”. Finora i reati ipotizzati sono: truffa al Sistema Sanitario Nazionale, comparaggio, associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e falso. Ma potrebbero aggiungersi altri capi d’accusa con le prossime indagini. Forse anche peggiori. Una storia terribile, che speriamo fornisca risposte certe in tempi brevi.