Colpevoli ritardi per il vaccino anti-influenzale. E’ successo di tutto in questi giorni: un sequestro di 2,3 milioni di dosi di vaccino, quindi Crucell ha sospeso le consegne di tutti i vaccini per influenza stagionale (Inflexal, Isiflu V e Viroflu); si sono aperte indagini, sono partite dichiarazioni e contro-dichiarazioni. “E’ una situazione che non sappiamo quanto potra’ durare perche’, ad oggi, nessuna comunicazione e’ giunta al riguardo dal Ministero della Salute. L’unica cosa certa e’ il notevole ritardo rispetto agli anni scorsi quando si registrava la presenza dei vaccini antinfluenzali in farmacia, generalmente a partire dai primi giorni di ottobre. Nelle nostre farmacie i cittadini chiedono informazioni e temono che il ritardo possa inficiare l’efficacia del vaccino, che lo ricordo, sviluppa la risposta immunitaria del paziente circa tre settimane dopo la somministrazione del farmaco, ma prevedendo che l’influenza giunga in Italia vero la meta’ di dicembre direi che e’ garantita la corretta copertura vaccinale anche nel caso in cui il vaccino dovesse essere effettuato fra qualche giorno”. Queste le parole con cui Guido Bonetto, presidente di Federfarma Veneto, riassumeva la situazione poco dopo le confuse notizie iniziali. “In questo caso c’erano stati solo accordi di fornitura che sono stati bloccati per il mancato superamento del controllo di qualità aziendale. Nessuno di questi vaccini è stato immesso in commercio. Non c’è alcun problema né di sicurezza né di quantità degli approvvigionamenti” , questa la voce del Ministro Renato Balduzzi che arrivava in soccorso a chiarire la situazione. “I cittadini possono vaccinarsi tranquillamente perché non ci sono pericoli” , queste le parole di Annarosa Racca presidente di Federfarma, che aggiunge: “Il timore che si sta diffondendo è ingiustificato perché i vaccini, come peraltro tutti i farmaci, sono sottoposti a stringenti controlli di qualità da parte delle autorità sanitarie. Proprio in seguito a tali controlli alcuni lotti di un vaccino sono stati ritirati a scopo precauzionale ancor prima che arrivassero nel circuito distributivo”. Quindi soltanto un meccanismo precauzionale che ha funzionato. Sarebbe da annoverarsi tra le buone notizie, ma l’allarmismo è subito partito. In definitiva diremmo che è scoppiato un gran caos attorno ad una situazione che si poteva gestire meglio, sopratutto a livello mediatico. Come spesso accade, sarà il farmacista a dover spiegare ai cittadini la complicata situazione. Ricordiamo che l’Iss sostiene che la vaccinazione è il modo più sicuro per proteggersi da alcune malattie gravi. Sarà necessario ricordare ai pazienti che il vantaggio non è solo personale ma della comunità. Con alti tassi di copertura vaccinale l’infezione ha meno terreno per crescere, svilupparsi e moltiplicarsi. Ricordiamoci i risultati ottenuti ad esempio con l’annullamento a livello planetario del vaiolo nel 1980, o la scomparsa in moltissimi paesi di rosolia, morbillo, parotite. Il prossimo target è la poliomielite che, già sconfitta in molti Paesi, nei prossimi anni, potrebbe essere del tutto cancellata e annoverata, soltanto a scopo scientifico e di studio, tra le malattie del passato.