Ignazio Marino, Senatore del PD, noto chirurgo, alla vigilia dell’arrivo del Decreto Balduzzi in Senato, invia una lettera in cui difende il Servizio Sanitario Nazionale così come lo conosciamo. Il senatore è membro della Commissione permanente Igiene e Sanità del Senato della Repubblica ed è Presidente della Commissione d’inchiesta sull’efficacia e sull’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Non propriamente uno sprovveduto, che prima ( questo è importante), di mettere mano al decreto Balduzzi ed accingersi a votare eventuali nuovi tagli alla Sanità, dichiara a mezzo stampa le sue idee in merito. Non solo: il destinatario della lettera non è un giornale o un’agenzia stampa ma una manifestazione, quella del 27 Ottobre “Diritto alla cura, diritto a curare”. La lettera è molto chiara: “La sanità è una risorsa e non un costo. Questo principio è stato messo in crisi da anni di scelte sbagliate: la mancanza di investimenti, di innovazione tecnologica nei nostri ospedali pubblici e i tagli continui alle risorse oltre al blocco del turn over.
Nelle Regioni più ricche, gli ospedali offrono un’assistenza di buon livello solo per l’abnegazione di medici, tecnici e infermieri: manca il sapone nei bagni, l’acqua potabile per il personale che fa il turno di notte, ho visto barelle spinte con una mano sola, perché l’altra doveva sorreggere la sacca della flebo. Insomma, non si può continuare a pretendere di colmare le carenze del sistema con l’abnegazione del personale. Nonostante questo, altri tagli sono in arrivo con la legge di stabilità: aggiungere ai 21 miliardi già previsti altri 1,6 miliardi significa dare l’impulso per il tracollo definitivo. Mi oppongo all’idea che il nostro Servizio Sanitario Nazionale sia smantellato e sostituito da un sistema privato all’americana, dove i ricchi possono avere l’assistenza migliore mentre i poveri sono condannati non avendo i soldi per curarsi. Ecco perché esprimo la mia convinta adesione alla Manifestazione nazionale “Diritto alla cura, diritto a curare” del 27 ottobre”. Forse un po’ troppa enfasi, forse un po’ troppo populismo e pietismo, forse dichiarazioni interessate, ma l’Onorevole Marino ha fatto una scelta di campo. Non ha tergiversato lasciandosi spingere da ogni forza che soffia sulle Commissioni, nascondendosi dietro a dichiarazioni criptiche, votando in una maniera e facendo retorica a posteriori. Si è scoperto, seppure ci siano in vicinanza le elezioni, seppure i venti che soffiano sulla Sanità, di questi tempi, siano sempre più forti. Non è nostro compito stabilire quale posizione sia quella più giusta, ma possiamo dire che in Parlamento ci sono persone che, nonostante la confusione che alberga intorno alla questione Sanità, hanno preso posizione. E’ un passo avanti.