FRANCO CAPRINO – Invito tutti a valutare la simulazione sulla Nuova Remunerazione delle Farmacie

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Invitiamo tutti a leggere lo studio pubblicato dallo Studio FarmaData del Prof. Nicola Guerriero dell’Università Federico II di Napoli, sul confronto sull’attuale remunerazione e il nuovo metodo. Come potete notare alla fine del video, a cui vi rimandiamo per una valutazione completa di quanto elaborato, sono riportate le seguenti conclusioni estrapolate direttamente dalla voce dal relatore:

“Notiamo una perdita complessiva di utile, nella misura media nazionale, pari allo 0,51% per le farmacie urbane e all’1,16% per le farmacie rurali (dati 2011 e riferiti al solo SSN, non includendo quindi le vendite dei farmaci di fascia A per contanti). Le farmacie rurali, inoltre, subiranno ulteriore disagio dalla nuova remunerazione anche perchè il distributore intermedio non avrà più convenienza a fornire spesso la farmacia essendo anche la distribuzione intermedia legata al numero di pezzi. 
In conclusione, la nuova remunerazione rappresenterà, per le farmacie, una decurtazione pari all’8/10% dell’utile complessivo annuale”.

Aggiungiamo che ancora non conosciamo come verrà calcolato nella nuova remunerazione lo 0,90% dell’Enpaf, obbligatorio per legge.

Vi alleghiamo le slides che accompagnano il video del Prof. Guerriero, invitandovi a seguire attentamente la presentazione del lavoro: basta cliccare sul link sotto riportato e aprire successivamente in fondo alla pagina sia il video che le slides: http://quellichelafarmacia.com/7767/nuova-remunerazione-prima-esclusiva-simulazione-su-effetti-nuova-remunerazione-realizzata-da-studio-farmadata/

Dott. Franco Caprino
Federfarma Lazio

8 COMMENTS

  1. Non condivido.
    La nuova remunerazione è basata sui dati di giugno 2012, non è corretto confrontarla coi dati del 2011. Visto il continuo calare dei prezzi, essere pagati nel 2013 con le cifre del 2012 è positivo.
    Certo se l’accordo fosse stato fatto 5 anni fa…

  2. La nuova remunerazione non risulta affatto omogenea da farmacia a farmacia e da Nord a Sud del paese poichè penalizza fortemente le farmacie rurali con meno di mille abitanti, le quali vedono annullarsi i loro utili a fronte di un aumento delle spese non ultime quelle tecniche e di logistica. Mentre nelle farmacie del Nord del Paese la perdita di volumi sarà attenuata da una remunerazione dei servizi tutt’oggi presenti, nelle altre parti economicamente meno floride tale perdita graverà maggiormente sulla gestione della farmacia. Inoltre l’accordo non prevede nessuna indicizzazione nel tempo ai dati dell’inflazione .

    • Gentile Paolo,

      mi permetto di intervenire in quanto viene chiamata in causa la nostra redazione. Mi spiace informarti che questa testata utilizza una piattaforma software che modera i commenti in maniera totalmente automatica (Sarebbe impossibile farlo manualmente in quanto parliamo di decine e decine ogni giorno ed il nostro staff è molto limitato).

      Ed inoltre proprio a causa di questa nostra scelta di dare libera possibilità di espressione a tutti voi, la nostra redazione e la mia persona è stata soggetta in un solo anno di vita del giornale a ben 8 richiami da parte di altrettanti studi legali che intimavano l’eliminazione di commenti scomodi o indesiderati.

      Questa redazione che ho il piacere di aver fondato può trarre solo vantaggi dal dibattito attraverso i commenti quindi sarebbe anti-producente da parte nostra rimuovere ciò che può alimentare il dibattito non crede?

      Saluti
      Felice Guerriero

  3. l’accenno a richiami da parte di studi legali conferma purtroppo il mio pensiero oltre ovviamente all’evidenza dei fatti.Saluti

    • Paolo la invito a leggere il primo commento di questa pagina che comunque riporto qui per completezza:

      “Non condivido. La nuova remunerazione è basata sui dati di giugno 2012, non è corretto confrontarla coi dati del 2011. Visto il continuo calare dei prezzi, essere pagati nel 2013 con le cifre del 2012 è positivo. Certo se l’accordo fosse stato fatto 5 anni fa…”

      Mi sembra che questo sia un commento a favore delle nuova remunerazione e che sia li dal 23 di ottobre senza che nessuno lo toccasse; il mio condividere con voi il fatto che io stesso sia stato oggetto di richiamo da parte di numerosi studi legali voleva essere la semplice dimostrazione delle conseguenze a cui questa testata va incontro permettendo a tutti voi di scrivere liberamente.

      Mi spiace lei possa pensare che noi siamo qui per censurarvi; siamo l’unica testata del settore che permette i commenti mentre gli altri si sono ben visti da dare questa possibilità proprio per non aver nessun tipo di problema, se anche noi decidessimo di intraprendere in futuro questa strada risolvere come gli altri il problema a monte non permettendo più a nessuno di scrivere alcunchè.

      Saluti
      Felice Guerriero

  4. paolo,
    io non ho fatto un solo commento favorevole a Caprino e mi sembra di capire che la redazione non la pensi come me, però non mi hanno cancellato i commenti, che vengono pubblicati immediatamente e quindi non sono filtrati da nessuno.
    Non vedo perchè tu insista, a meno che tu non voglia mettere in cattiva luce chi non è con Caprino.

    • Gentile Enrico,

      le scrivo per ringraziala di aver riportando il suo esempio, non è davvero nostra politica quella di censurare i commenti di qualunque natura essi siano.
      Per quanto riguarda invece l’orientamento politico di questa testata ci tengo a precisare che è nostra scelta essere da sempre super partes e riportare semplicemente le notizie o i contributi che ci vengono inviati in redazione.

      Non immaginerà quante, a volte nella stessa giornata riceviamo email di farmacisti titolari che ci accusano di dare troppo spazio alla parafarmacia e subito dopo ricevere una email di un titolare di parafarmacia che ci dice la stessa identica cosa ma rivolgendo l’attenzione ai contenuti che parlano delle farmacie.

      Nell’ottica dell’onestà ci tengo a dire che io invece personamente ho molti dubbi sul sistema relativo alla nuova remunerazione, non tanto legato ai numeri ma al concetto di base che secondo me rischia di creare pericolosi precedenti rendendo il futuro della farmacia italiana assai incerto.

      Una buona domenica
      Felice

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