La manifestazione del 27 Ottobre continua a raccogliere adesioni e “sponsor”, gli analisti cominciano a parlare di “grossi numeri” che saranno raggiunti dall’incontro romano. Dopo l’investitura della manifestazione da parte di Ignazio Marino arriva una lettera del coordinatore del Tribunale dei diritti del malato – cittadinanza attiva, Giuseppe Scaramuzza:
“Per la prima volta dal 2006, il Servizio Sanitario Nazionale avrà nel 2013 un finanziamento inferiore in valore assoluto rispetto all’anno precedente e di fatto inferiore al valore dell’inflazione: si passerà dai 107.880 milioni di euro del 2012 ai 107.424 del 2013. È quanto si evince dal documento delle Regioni sulla manovra finanziaria del 2012. Una batosta, che di fatto nel 2013 impedirà il rispetto dei Livelli Essenziali di Assistenza. Se la strada che si ha in testa è quella di offrire meno assistenza sanitaria o aumentare ancora di più ticket e maxi aliquote, diciamo chiaramente NO! e chiediamo con forza di conoscere cosa il Governo abbia in mente per garantire i LEA. Se a ciò aggiungiamo l’ulteriore taglio al SSN previsto dal ddl di stabilità che è pari a 1,6 miliardi di euro, lo scenario ci preoccupa ancora di più: anche nel 2014 il SSN potrà contare, in valori assoluti, su minori risorse rispetto al 2012 e siamo arrivati ad un taglio di oltre 23 miliardi di Euro. Noi crediamo sia giunto il momento di fare informazione corretta sul finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale. I dati OCSE più aggiornati, pubblicati nel 2012 ci dicono che la spesa sanitaria complessiva (pubblica e privata) italiana rappresenta nel 2010 il 9,3% del PIL, meno della media OCSE 9,5% e molto meno rispetto agli Stati Uniti (17,6% del PIL), Paesi Bassi 12,0%, Francia 11,6%, Germania 11,6% e Spagna 9,6%. L’Italia ha una spesa sanitaria pro capite nel 2010 pari a 2.964,00€, meno della media OCSE 3.268,00€, meno della Spagna 3.076,00€, nonché molto meno di Germania 4.338,00€ e Francia 3.974,00. Per questo motivo noi abbiamo deciso di aderire, prima di tutto, perché non si tratta di uno sciopero e quindi dell’interruzione di servizi fondamentali per le persone, e poi perché crediamo sia giunto il momento dove tutti gli attori del sistema debbano trovare strategie unitarie. Noi auspichiamo che non ci siano solo medici il 27, ma tutte le professioni sanitarie. Infine, credo sia utile ricordare a tutti di come questo governo si era presentato al Paese: Erano tre le parole d’ordine: rigore, sviluppo ed equità. Noi abbiamo l’impressione che di tutte queste è rimasta solo il rigore. Dello sviluppo e dell’equità non si hanno più notizie”.
La manifestazione in attesa di essere presentata Giovedì 25 Ottobre presso Enpam, in Via Torino 30 a Roma, ore 11.30, incassa anche questo plauso, che si aggiunge a quello di Federconsumatori e a tanti altri. Il Ministro della Salute Balduzzi aveva precisato che la manifestazione non era contro il suo Decreto: “ (l’obiettivo della manifestazione, ndr) non è tanto quello di attaccare questa riforma, ma di esprimere una preoccupazione di sostenibilità del Servizio sanitario nazionale. Mi sembra anzi di aver percepito all’interno della categoria dei medici di famiglia molte adesioni alla riforma”. Comunque sia, si comincia ad intuire che la manifestazione non sarà formata da quattro gatti, ma sembra delinearsi una prospettiva molto ampia, capace di portare al centro delle discussioni dei media la problematica sanitaria. Mancano pochi giorni, non tarderemo a farvi un resoconto.