L’ordine del giorno della convocazione straordinaria della riunione di Federfarma recita testualmente: Valutazione ipotesi accordo su nuova remunerazione della filiera distributiva del farmaco, siglato il 16 ottobre 2012 presso l’AIFA (Allegato 1).
Con questo ordine del giorno, nessuna votazione è prevista, nemmeno la ratifica dell’ accordo già firmato.
Non ci sembra quindi corretto quanto asserito dal quotidiano “Farmacista33” che riporta il sì dell’Assemblea su un qualche cosa che non solo non è stato votato, ma che ad oggi suscita parecchie discussioni e contrapposizioni.
La votazione, cui il quotidiano si riferisce, riguarda alcuni interventi che cercano di migliorare l’accordo firmato.
E’ proprio su questi interventi che, ancora una volta, riscontriamo la totale mancanza di chiarezza da parte di Federfarma.
L’opposizione, riunitasi il giorno precedente all’assemblea, ha stilato un documento con la richiesta di inserire dei punti ben precisi al fine di migliorare l’accordo. Solo in sede di Assemblea gli intervenuti venivano a conoscenza di una proposta migliorativa da parte di Federfarma, presentata il 19 ottobre insieme ad Assofarma, che guarda caso corrispondeva alle proposte dell’opposizione.
A questa proposta si riferiscono le votazioni che il quotidiano Farmacista33 riporta. E’ del tutto evidente che i 150 voti, tanto evidenziati, sono il frutto della coerenza di chi ha presentato dei punti di miglioramento ma che poi, riscontrandoli come già recepiti, ha coerentemente votato in maniera positiva. Quindi è stato votato il progetto migliorativo e non l’accordo già siglato.
Questo per correttezza di informazione.
Ci chiediamo, però, perché Federfarma non ha trasmesso l’informativa di miglioramento, presentata congiuntamente ad Assofarm in data 19 ottobre, ai suoi delegati e lo ha reso noto solo il 23 ottobre in Assemblea?
Perché Federfarma si è preoccupata di inviare solo l’accordo con l’Aifa senza le dovute integrazioni già concordate con altri?
Perché questa assoluta mancanza di chiarezza?
Perché si vuol fare passare l’accordo stilato con l’Aifa come condiviso, quando invece ancora oggi si discute in maniera accesa e le contrapposizioni non misurate sono veramente tante?
Sarebbe interessante e forse più democratico se si convocasse una assemblea che desse la possibilità di ratificare o meno l’accordo, come dovrebbe avvenire in una regolare democrazia.
Il Presidente, Movimento Spontaneo Farmacisti Italiani
Ettore Lembo