Manifestazione del 27 Ottobre: la corsa al carro è aperta

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A man mano che ci si avvicina a Sabato 27 Ottobre, le adesioni alla Manifestazione “Diritto alla cura, Diritto a curare”, aumentano. Sono aumentate a tal punto che qualcuno degli organizzatori teme di essere espropriato della manifestazione, e teme che la giornata romana stessa diventi qualcosa di diverso. Il solito carro dei vincitori: alcuni giorni dopo che la manifestazione ha dimostrato le potenzialità di poter diventare molto numerosa, si è aperta la corsa a dare solidarietà all’appuntamento romano. I sindacati, rivendicano la paternità di questo importante incontro e cercano di difendere il territorio, la paura del successo clamoroso, ed in particolare la paura di non saper cogliere fino in fondo il potenziale successo, di lasciarselo “soffiare” da qualche altro ente molto più preparato ad eventi simili, sta diventando forte. Ma c’è davvero questo pericolo o è una sindrome paranoica dei sindacati? I più pericolosi sono ovviamente i politici in questo senso, che potrebbero tentare di strumentalizzare la manifestazione in caso di successo, e da questa categoria sono arrivate moltissime adesioni di cui ricordiamo: Livia Turco (PD), PierLuigi Bersani (PD), Ignazio Marino (PD), Girolamo Sirchia (PdL), Paolo Ferrero (PRC), Riccardo Nencini (PSI), e messaggi sono arrivati da tutto il gruppo di Sinistra Ecologia e Libertà (SEL) e da tanti altri. Anche molti enti, prettamente non politici, almeno in teoria, hanno sposato la causa dei manifestanti: SOS sanità, Tribunale dei diritti e dei doveri del Medico, Ipasvi, Se non ora quando – Sanità, Tribunale dei diritti del malato – Cittadinanzattiva, Ordine degli psicologi, Fnomceo, Federconsumatori, Simg, Spi Cgil… e tanti, tantissimi altri. E’ evidente che questa manifestazione è una tentazione per molti. I dubbi degli organizzatori non sono del tutto infondati: è partita la gara a salire sul carro che “odora” di vittoria. Le adesioni fanno sicuramente piacere ma saranno tutte sincere? Sicuramente in caso di flop, ci sarà la gara a chi scende prima dal carro, in caso di successo (come più probabile), ci sarà bisogno di tutta la capacità di discernere di cui siamo capaci, per distinguere chi ha creato e ideato questo movimento, questa manifestazione, anche rischiando del proprio, da chi si è accodato solo quando ha intuito le potenzialità dello strumento. Intanto gli organizzatori, in queste poche ore frenetiche che ci separano dall’evento  dovranno concentrarsi sul rendere davvero questa manifestazione un successo. Le cose da fare sono tante per gli organizzatori, il tempo è sempre poco, ed il tempo atmosferico non promette meraviglie: dalle ultime verifiche fatte sembra che pioverà, e la pioggia si sa non è amica delle manifestazioni. Per sapere se è stato un successo o no, e se qualcuno ha fatto strumentalizzazioni dell’evento dovremo darci appuntamento per la prossima settimana.

 

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