Notizie dall’interno: la nuova remunerazione Farmacie commentata dai professionisti che hanno partecipato in prima persona al Tavolo Aifa come membri della delegazione di Federfarma Servizi.
Sulla nuova Remunerazione Farmacie nel buio della sala correvano voci incontrollate e pazzesche. Si diceva che l’Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva segnato anche Zoff di testa, su calcio d’angolo…». Come durante la proiezione della Corazzata Kotiomkin nel “Secondo, tragico Fantozzi”, anche nel corso delle trattative al tavolo Aifa sulla remunerazione se ne sono sentite di tutti i colori, cose da far impallidire il gioco del “telefono senza fili”. Per giorni i titolari sono stati in fibrillazione alla caccia di “notizie dall’interno”, ma ben poco trapelava.
Eppure di numeri ne circolavano, tra chi per darsi arie d’introdotto mormorava a mezza voce cifre e numeri inventati, chi riferiva
in modo distorto notizie che già all’origine erano sballate, e qualcuno che magari lavorava sulla consapevole disinformazione,
se ne sono sentite di tutti i colori; ognuno riportava e deformava le notizie secondo il proprio gusto e il proprio stile. Vediamo qualche esempio. Fatalista: «1 euro a pezzo, come a Siena. Ve lo dicevo io!». Puntiglioso: «2 euro e 17 cent. più il 2,77 per cento sul prezzo ex factory derivato al netto dalla quota 0,60 per cento di payback Aifa» (il bugiardo matricolato dà sempre i numeri con i “rotti”, convinto che sembrino più verosimili). Picconatore: «Diventa tutto Dpc a 3 euro a pezzo». Benaltrista: «Tanto poi le Regioni lo bocciano, non serve a nulla questo accordo». Fantasioso: «1,80 euro a ricetta e riduzione Iva al 4 per cento». Tecnico-europeista: «Sistema misto alla tedesca, con incentivazione del generico». Tragico-fantozziano: «Secondo me … questo accordo …. è una cagata pazzesca! » (esternazione che però non sempre ha riscosso gli sperati 92 minuti di applausi…). A un certo punto qualcuno ha parlato anche di un’ipotesi di «sistema proporzionale misto con premio di coalizione e preferenze nominative in collegi uninominali a doppio turno», ma, fortunatamente, lo hanno invitato educatamente ad alzarsi ed è stato accompagnato nella sala accanto dove si discuteva della legge elettorale…
Finalmente si è giunti all’accordo definitivo, non senza qualche colpo di scena degno di un romanzo di Harlan Coben (di quelli che i reduci potranno un giorno raccontare davanti al caminetto ai propri nipoti dicendo «Io c’ero»). Adesso che i numeri ci sono, e sono pubblici, tutti si affannano a verificare se ci perdono – e quanto – o se ci guadagnano, e quanto. Si hanno già notizie di qualcuno che voleva tentare il suicidio, e di altri alla ricerca di rarissime bottiglie di Champagne Krug Clos du Mesnil annata 1979 per un brindisi
all’altezza della notizia… Nel giro di tre giorni sono apparse via mail e sul web pagine e pagine di analisi numeriche e di commenti dal tono e dai contenuti più svariati, critiche anche feroci a cui hanno fatto da contrappunto commenti entusiastici.
Nuova Remunerazione Farmacie – Analisi Trabusi e Trombetta
Tratto da PuntoEffe N*17 di Ottobre 2012
Vi vorrei far notare che a prescindere dalla presentazione dei numeri dell’analisi da studiare con calma, fa riflettere il fatto che la farmacia campione sia una farmacia emiliana (regione che ci guadagna di più), fa riflettere che non siano considerate molte altre criticità che di cui già abbiamo parlato (riconfezionamento, importazioni parallele dei farmaci cge si abbasseranno di prezzo, stoccaggio in farmacia dei farmaci più cari, legame della riforma al rientro degli ospedalieri ecc.ecc) Noto anche che viene detto che adesso le Asl avrebbero dei reali vantaggi a far rientrare in farmacia i farmaci ad alto costo: riflettendo hanno ragione… i farmacisti e i grossisti diventerebbero una banca perfetta che eroga un mutuo ad interessi bassissimi (presto 1000 euro allo stato per comprare un farmaco e ne ricevo dopo 30 giorni, se sono in una regione fortunata, il capitale prestato + 3,3% + 2 euro di spese di istruttoria)…. Viene poi detto che l’aumento dei prezzi dei farmaci a basso costo servirà come insegnamento alla popolazione…??? cosa??? Il governo ha sempre chiaramente palesato l’intento di aumentare i costi alle floride tasche della popolazione e alle floride casse dello Stato per insegnare ai cittadini le giuste regole di educazione alla salute!!!??? La norma difatti non sarà oggetto di approfondita analisi e probabile revisione dal Ministero dell’Economia e dalle Regioni anche se rischia di diventare un costo non preventivato per il Tesoro… Ma cosa scrivono??? Farmindustria accetterà sicuramente di buon grado di vedersi aumentare i prezzi al pubblico dei farmaci sotto gli otto euro e diminuire quindi probabilmente le vendite…Scusate il tono polemico ma sono sbigottito. Si dichiara apertamente che diminuiranno le consegne dei grossisti. Per cui quella che per noi era solo un’ipotesi diventà una concreta possibilità, quasi una certezza vista l’autorevolezza di chi scrive l’articolo. Come ultima riflessione trovo singolare che un prestigioso studio di professionisti commercialisti faccia considerazioni di merito sull’azione del sindacato… dott. Federico Pantè e tutto il gruppo di colleghi Noi Siamo la Farmacia