Buongiorno a tutti, vorrei iniziare questa nostra settimana di notizie con un breve resoconto di ciò che è accaduto durante la scorsa settimana; come molti di voi già sapranno a pochi giorni dalla firma di uno storico e rivoluzionario accordo tra AIFA e Federfarma su Quelli che la farmacia precisamente il giorno 21 ottobre è stato pubblicato uno studio dettagliato su alcuni dei possibili effetti che la nuova remunerazione avrà sui bilanci e sulla redditività delle farmacie, uno studio che considerava le diverse regioni italiane per caratteristiche e composizione del fatturato.
La stessa mattina del lunedì, dopo la pubblicazione avvenuta nella notte, lo studio veniva presentato di prima mano dal Dott. Federico Pantè di Noi siamo la Farmacia alla Dott.ssa Annarosa Racca che ignorandolo ha dato dimostrazione di quanto l’opinione dei singoli titolari venga considerata ai vertici di questo sindacato ma in quegli stessi istanti la rete compiva il suo lavoro e continuava a diffondere il file e i numeri in esso contenuti; ecco fatto avevamo lanciato una bomba ed in poche ore scatenato una vera e propria rivolta mediatica che è trasmessa come un’epidemia da farmacia a farmacia, da titolare a titolare portando persino il nostro server al crash dopo aver registrato un picco di oltre 10.000 accessi in un solo giorno.
Potrei andare avanti con la cronaca di ciò che è accaduto questa settimana fino ad arrivare al racconto della riunione di ieri pomeriggio a Caserta dove Federfarma si è riunita per presentare le novità della nuova remunerazione, senza dare ad alcun farmacista titolare li presente la possibilità di fare domande o di esporre le proprie preoccupazioni circa un sistema che per quanto “FANTASTICO” diventa assolutamente inutile in una regione dove i ritardi delle aziende sanitarie arrivano a 13 mensilità; ma mi fermo qui.
Vorrei solo concludere con una mia opinione personale su cosa sia stato fatto dal direttivo nazionale per screditare uno studio che aveva semplicemente come scopo quello di illustrare razionalmente ed in modo chiaro e semplice la futura realtà a cui i farmacisti italiani andranno incontro. Mi chiedo se aveva davvero senso non riuscendolo a screditare con altri numeri provare a gettare nel ridicolo lo studio sulla nuova remunerazione attribuendone la natalità ad un giovane? ed inoltre se i numeri sono corretti ha davvero importanza che sia stato un professore universitario ed una azienda specializzata nella consulenza alle farmacie e non un “Ragazzino” a redigerlo?
dopo i “Bamboccioni” di Padoa schioppa fino ad arrivare ai “Giovani Schizzinosi” della Fornero senza dimenticandoci di passare per gli “Sfigati” di Martone arriviamo ai Ragazzini della Racca; tutto questo probabilmente accade perché troppo spesso ci si dimentica che in italia ci sono tanti giovani farmacisti e giovani professionisti che lavorano all’interno della farmacia, giovani che molte volte hanno qualcosa di importante da dire e da esprimere mentre ci si continua a rivolgere ed aggrappare ai soliti noti.
Bamboccioni, schizzinosi, sfigati, ragazzini,non saprei e trovo tutto fuori luogo, una cosa è certa i nostri giovani spesso confondono il titolo di studio ottenuto con impegno ma grazie anche al moltiplicarsi delle piccole Università in Italia senza programmazione, senza orientamento, senza valutazione delle aspettative, delle attitudini personali, es. fanno Farmacia perchè non entrano a medicina, con un diritti vari secondo necessità, la vita va conquistata e la sicurezza, una posizione ecc., si ottengono con il tempo e l’impegno. Non abbiamo bisogno di “ragazzini”, ma di giovani e meno giovani “capaci, volenterosi, entusiasti, onesti”. Abbiamo bisogno che la nostra società a tutti i livelli favorisca il ricambio e non quello che ha subito la mia generazione da parte dei soliti noti che ci hanno poi condotto a questo disastro, o ti omologavi o fuori.
La politica di questo paese e la politica della farmacia è solo piena di persone che hanno fatto il loro tempo, dovrebbero avere tutti il coraggio di farsi da parte e lasciare che ci sia un ricambio generazionale che porti un po di sana aria nuova
Un invito ai giovani farmacisti che innovino il nostro settore con nuove idee, proposte che radicalmente mutino il trend negativo cui versa in modo diversa l’intera categoria dei FARMACISTI! Nessuna distinzione di ruolo o condizione, ma insieme possiamo provarci…
Se questo è il vostro proposito, vi aspetto nel gruppo!
GIOVANI FARMACISTI