Le conferenze Stato-Regioni e Unificata svoltesi pochi giorni fa hanno trattato anche temi riguardanti le farmacie. Nessuno sembra dimenticarsi delle farmacie in questo periodo. La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha infatti discusso sull’argomento un po’ sparito dalle cronache negli ultimi mesi, della farmacia dei servizi. Quattro i criteri comuni indicati: osservanza delle indicazioni speciali e generali dei rispettivi Piani socio-sanitari-regionali; preventiva comunicazione all’Azienda Sanitaria da parte del titolare o del direttore della farmacia che ha intenzione di erogare i nuovi servizi; nessun aumento della spesa sanitaria e ovviamente, aderenza completa alle norme vigenti in materia di patto di stabilità per gli enti locali; adesione alle iniziative inter-professionali dei farmacisti delle farmacie pubbliche e private operanti in convenzione con il SSN, con mmg e pediatri di libera scelta. Pare che finalmente ci sia anche l’intesa sullo disegno di Dm della Salute sui, citiamo fedelmente, “requisiti relativi agli esercizi commerciali che allestiscono preparazioni galeniche officinali che non prevedono la presentazione di ricetta medica”. Un provvedimento già all’ordine del giorno nella conferenza di Luglio scorso. Bocciato invece il provvedimento che proponeva l’equiparazione per l’accreditamento delle strutture private a quelle pubbliche. “Non si ritiene condivisibile l’obiettivo alla base della proposta di realizzare una totale equiparazione fra strutture pubbliche e private in materia di accreditamento e remunerazione, enfatizzando il ruolo delle associazioni degli erogatori privati nella definizione dei sistemi di remunerazione”. Altre conferenze sono previste per la fine del mese seppure la discussione dovrebbe essere incentrata sulle “Start-up innovative”, ovvero sul decreto legge del 18/10/2012 n° 179.