Vaccini antinfluenzali: controlli dei Nas in provincia di Rieti

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Ora si muovono i Nas. Dopo il blocco dei vaccini Novartis da parte di ministero della Salute e Agenzia italiana del farmaco, si vuole andare fino in fondo in questa delicata e, per molti aspetti, inquietante vicenda.I carabinieri del Nucleo tutela della salute, come già detto ieri, hanno bussato a Siena, sede italiana dell’azienda svizzera, per acquisire i dati sulla distribuzione dei vaccini sospetti. Gli uomini dell’Arma hanno raccolto documentazione e hanno avviato una collaborazione con Fofi e Federfarma per avere un quadro della vendita diretta, del numero di dosi cedute e di quelle restituite dai cittadini prima e dopo lo stop. I controlli, partiti in Toscana, nelle prossime ore toccheranno anche il Lazio e, in particolare, le province di Rieti e Viterbo, dove il Nas è già in allerta. E se ci sono state dosi girate alle farmacie i carabinieri avranno il compito di individuarle e di bloccarle.
Sono già intanto migliaia le chiamate arrivate al numero verde del ministero della Salute da parte di mamme e di figli di genitori anziani che cercano di capire cosa fare e, soprattutto, vogliono avere la certezza di trovare il vaccino dopo la sospensione di 4 anti-influenzali prodotti dalla Novartis. I medici di famiglia, l’Aifa e la stessa azienda rassicurano i cittadini: i vaccini sono sicuri, gli effetti collaterali ci possono essere sempre e la campagna vaccinale deve continuare.Ma il ministero ha fatto sapere che i carabinieri dei Nas stanno lavorando per indagare su cosa è stato distribuito nelle 800 farmacie ospedaliere nelle 16mila farmacie private, rivendicando, nella procedura, anche una omissione di comunicazione. Al numero verde del ministero, dove sono giunte fino a sabato pomeriggio oltre 3mila chiamate, i 14 operatori non hanno registrato alcun caso avverso legato all’uso dei 4 vaccini. Per la cronaca, i prodotti anti-influenzali Novartis sono stati bloccati anche in Francia, dopo avere subito uno stop anche da Svizzera, Austria e Germania. Ma il blocco di un lotto che presenta «situazioni al di fuori delle specifiche previste» va letto in chiave di maggiore sicurezza perché «dimostra che i controlli funzionano», spiega l’Agenzia italiana del farmaco, sottolineando che i vaccini «sono tra i prodotti più controllati» e sono «un’importante risorsa per i singoli soggetti e per la collettività». I «timori» quindi, sono «spesso infondati» e bisogna fare attenzione a non amplificarli». Per questo l’Agenzia chiarisce quale sia il percorso di farmacovigilanza, spiegando che «ogni lotto, prima di essere immesso sul mercato, è sottoposto ad un controllo specifico da parte di un laboratorio terzo ufficialmente autorizzato a effettuarlo all’interno di uno Stato membro».
I vaccini Fluad, Agrippal, Influpozzi adiuvato e Influpozzi subunità prodotti dalla Novartis sono stati sospesi a scopo cautelativo, anche perché, come spiega l’azienda, il lotto per il quale è stato riscontrato un quantitativo di aggregati proteici superiore alla norma è stato trattenuto «in quarantena». Prosegue intanto l’azione dei Nas e dai, in queste ore effettuati a tappeto in tutta la Toscana, si passerà poi all’Alto Lazio. Gli uomini del nucleo di Viterbo sono pronti a mettersi in moto per verificare se sono state distribuite nel Reatino le dosi del vaccino bloccato dal ministero.

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