Importante vaccinarsi secondo la Società Italiana di Igiene

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“Facciamoci il vaccino, no, non facciamocelo, si, meglio farselo, ma anche no”. In questo gran caos che si è creato attorno al vaccino antinfluenzale non si riesce più a capire molto. Dal punto di vista dei pazienti la questione è surreale: un giorno arriva la dichiarazione di qualcuno che allerta sul pericolo vaccini, il giorno dopo un invito a vaccinarsi, il successivo di nuovo un allarme… Una sequela continua di ordini e contrordini. Il virus influenzale colpisce tra le sei e le nove milioni di persone ogni anno nel nostro Paese, e molte di queste utilizzano il vaccino, sopratutto tra le fascie deboli: anziani e chi è a rischio di complicanze. Una nota della Società Italiana di Igiene, conosciuta con l’acronimo S.It.I., rilancia la campagna al vaccino: “E’ di fondamentale importanza che i soggetti anziani e coloro che sono a rischio elevato di complicanze si vaccinino anche quest’anno. (Ci si augura che…Ndr) le approfondite verifiche attualmente in corso da parte del ministero della Salute e dell’Agenzia Italiana del Farmaco possano condurre a un chiarimento definitivo sul profilo di sicurezza dei prodotti cautelativamente bloccati. (Ed ancora ci si augura che quello che è successo, Ndr) testimoni la assoluta attenzione alle problematiche di innocuità ed efficacia dei vaccini oggi disponibili. Va infatti rimarcato come il vaccino virosomale Inflexal V della Crucell (mai distribuito quest’anno), sia stato volontariamente ritirato dall’azienda produttrice a seguito di un controllo di sterilità degli ambienti dove il vaccino viene prodotto, che aveva evidenziato la presenza di alcuni batteri. Le successive verifiche sui vaccini pronti per essere messi in commercio ha indicato la loro adeguatezza, ma il principio di massima cautela ha prevalso, ed il vaccino non è stato distribuito”. Fondamentalmente la nota del Board di SItI è improntata a chiarire che non c’è stato nessun problema ma una misura cautelativa molto rigorosa. Infatti la nota continua: “Analogamente per i quattro vaccini Novartis recentemente bloccati, i controlli effettuati dalla stessa azienda hanno evidenziato una tendenza da parte di una delle proteine antigene (emoagglutinina del virus B) a formare degli aggregati, e questo è avvenuto in un unico lotto di prodotto. Altri lotti non hanno presentato questo fenomeno. Peraltro, i dati della letteratura scientifica non indicano un incremento di eventi avversi seri qualora aggregati proteici siano presenti nei vaccini anti-influenzali eventualmente somministrati. Inoltre, circa 2 milioni di dosi degli stessi vaccini sono state già regolarmente usate in Canada e Regno Unito senza alcun rilievo in merito alla loro tollerabilità. Conseguentemente questi Paesi non ne hanno sospeso l’utilizzo”. I maligni fanno notare che SItI è sponsorizzato in diverse attività, anche nel sito, da Novartis, ma sembra soltanto una coincidenza. La questione è che, come già sottolineato in un altro articolo, questi continui allarmi e contro allarmi non fanno altro che creare confusione e gettare nel panico i pazienti che hanno necessità di vaccinazione. Toccherà al farmacista, come spesso accade, tornando per un attimo a svolgere le sue funzioni più antiche, fare da punto di riferimento per i clienti, spiegando pazientemente e dando consigli.

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