Molteni, uno spray e un gel una scommessa da 5 milioni

0
506

LA CASA FARMACEUTICA FIORENTINA APRE UN NUOVO REPARTO PER PRODURRE SU LICENZA UN FARMACO ANTI-DOLORE MA ORA PUNTA SU UN SUO BREVETTO PER LA CURA DEL PIEDE DIABETICO. I RICAVI AD OLTRE 66 MILIONI.

Firenze I nvestimento da 5 milioni di euro per realizzare il reparto che produrrà 4 milioni all’anno di confezioni di uno spray nasale a base di fentanyl, innovativo farmaco oppiaceo per il trattamento del dolore episodico intenso da cancro. E’ la scommessa di Molteni Farmaceutici, azienda fiorentina leader in prodotti per la terapia del dolore, settore nel quale l’Italia è in ritardo rispetto al resto d’Europa, ma in recupero grazie alla legge 38/2010 che riconosce il dolore quale malattia da curare. E così il gruppo Molteni, 66,4 milioni di fatturato e 250 addetti (190 a Firenze), spinge l’acceleratore in questo campo. Lo fa con la nuova linea produttiva appena inaugurata — che sfornerà l’oppioide fentanyl per il mercato europeo su licenza della multinazionale anglo-americana Archimedes Pharma — ma anche con altri due prodotti esclusivi: una morfina che si somministra per via orale e un’associazione di oppiaceo e paracetamolo. Il deciso radicamento del core business nel campo della terapia del dolore – il gruppo prevede di ricavarne quest’anno il 39% del proprio fatturato a fronte del 23% del 2009 – sta trainando la crescita dei ricavi e la conquista di fette di mercato da parte di Molteni, che produce anche anestetici, farmaci contro le dipendenze come il metadone e tradizionali come la pomata Luan. «Nel campo delle terapie del dolore – spiegano i fratelli Giuseppe e Federico Seghi Recli, amministratori delegati del gruppo – cresciamo più dei nostri concorrenti:

+16% su base annua negli ultimi due esercizi». Il 55% viene dagli ospedali, il resto dalle vendite in farmacia. Solo il 15% dall’export, ben l’85% dal mercato interno, con una concentrazione che potrebbe costituire un limite all’ulteriore sviluppo di un gruppo a capitale interamente familiare, i Seghi Recli appunto, padre e tre figli. Per questo la famiglia non esclude future collaborazioni e aperture di capitale all’esterno con ricorso a Borsa o private equity. «Stiamo attuando – dicono i Seghi Recli – un piano di sviluppo sostenibile con le forze della famiglia in un arco temporale di 3-5 anni, poi non ci precludiamo a scenari diversi per sviluppare alcuni specifici progetti di ricerca allo scopo di favorire il pieno sfruttamento della piattaforma brevettuale e tecnologica del gruppo». Il gruppo commercializza in 25 Paesi. Oltre alle due sedi italiane di Firenze e Milano, ne ha altre in Polonia a Cracovia e in Germania a Monheim am Rhein. Molteni Therapeutics, società punta di diamante in ricerca e sviluppo a cui viene destinato il 12% del fatturato, ha avviato il dossier per registrare un prodotto per la cura di lesioni e ulcere del piede diabetico. Questo gel sarà il risultato finale di ricerche rivolte a trovare in terapie antimicrobiche un’alternativa agli antibiotici. Applicato sulla lesione del piede diabetico e irradiato dalla luce di una lampada, il prodotto mira a ridurre le amputazioni ad un numero di malati che cresce in tutto il mondo. «E’ una cosa bellissima – dice Giuseppe Seghi Recli – un risultato straordinario della ricerca italiana».

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here