NUOVA REMUNERAZIONE FARMACIE – AIFA riapre il Tavolo e coinvolge Farmaindustria

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nuova remunerazione farmacieOGGETTO: Ipotesi di accordo tra AlFA e associazioni di categoria maggiormente rappresentative della filiera distributiva, sulla base dei criteri stabiliti dal comma 6- bis dell’articolo 11 del decreto-legge 31 marzo 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, attuato ai sensi del comma 2, dell’art.15 del D.L. 6 Luglio 2012, n.95, convertito con modificazioni in Legge 7 Agosto 2012,n.135

In vista della prossima riunione fissata per il 5 Novembre 2012 si trasmettono alle associazioni di categoria gli elementi sulla base dei quali il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia e delle. Finanze hanno giudicato l’ipotesi di accordo sottoscritto il16 ottobre c.a. non conforme alle indicazioni legislative.

1. La modificazione dei prezzi al pubblico a partire dal 1 • gennaio 2013 per effetto dell’applicazione del nuovo accordo non risulta conforme al dettato normativa. Ciò in quanto tale modificazione inciderebbe anche su soggetti terzi estranei all’Accordo sottoscritto, i. e. le aziende farmaceutiche, cittadini, lo Stato e le Regioni.2. La previsione di una quota percentuale della remunerazione determinata in rapporto al prezzo excfactory del medicinale si pone in contrasto con i criteri definiti dal comma 6-bis dell’articolo 11 del decreto-legge 31 marzo 2010, n. 78, convertito, con modificazioni,.dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 e successivamente richiamati dal D.L.95/2012, che, invece, dispongono una ridotta percentuale sul prezzo di riferimento rimborsato dal SSN.

3. L’eventuale nuovo accordo dovrebbe prevedere un meccanismo di indicizzazione della quota fissa, al fine di consentire che l’eventuale riduzione del prezzo dei farmaci comporti una corrispondente riduzione della spesa a carico del SSN.

4. L’accordo sottoscritto il 16 ottobre c.a. non ha tenuto conto dell’incremento al 2,25% dell’extrasconto disposto ai sensi dell’art.11, comma 6, del DL78/2010, convertito con modificazioni dalla L. 122/2010, e successive modifiche da L. 26/2011 e da L. 135/2012;

5. L’accordo sottoscritto il 16 ottobre c.a. si fonda su una base di calcolo riferita ai farmaci erogati dal SSN nell’anno 2011, ovvero non ha tenuto conto dell’invarianza tendenziale della spesa nel 2012-2014. Pertanto, è necessaria una simulazione degli effetti futuri che tenga conto sia dell’evoluzione del mercato farmaceutico, sia della circostanza dell’ingresso nel settore di circa 3.500 nuove farmacie, ai sensi delle recenti disposizioni in tema di liberalizzazione. In considerazione delle osservazioni ricevute si raccomanda, alle Associazioni di categoria maggiormente rappresentative della filiera distributiva di attenersi ai rilievi mossi dai Dicasteri vigilanti al fine di poter giungere già nell’incontro del 5 novembre p.v. ad una proposta alternativa in linea con il dettato normativo.

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2 COMMENTS

  1. La situazione è davvero MOLTO PREOCCUOPANTE. Non si tratta come ieri sera ci è stato detto di un semplice aggiustamento ma di una revisione totale al ribasso. Sicuramente Federfarma tenterà di salvare il salvabile ma quello che fino a ieri si prospettava per noi era onerosissimo, un’ulteriore revisione al ribasso sarebbe davvero insostenibile per la sopravvivenza delle nostre farmacie. D’altro canto un mancato accordo entro il 15 Novembre ci escluderebbe in automatico dalla discussione sulla futura remunerazione che sarebbe decisa dal ministro senza più interpellare le parti.

  2. Basta leggere il punto 3 per capire che al Ministero non vogliono questo accordo. Sanno bene che abbiamo cercato un nuovo sistema di remunerazione per frenare il calo di redditività. Chiedere di passare ad un sistema in cui il calo di redditività continua significa volere lo scontro.
    La quota fissa deve rappresentare il corrispettivo per la nostra professionalità, non può essere ridotta e deve piuttosto essere indicizzata al rialzo, in base all’inflazione.
    I risparmi il SSN li ottiene già col calo del prezzo dei farmaci ex-factory.

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