E alla fine ci riusci; la Racca convinse tutti persino il Ministero dell’eccessiva bontà della nuova remunerazione.
L’ Anchorman sale sul palco, si abbassano le luci mentre lui prende il microfono ed inizia con calma il suo discorso su come la farmacia italiana stia subendo un grave attacco, di come la marginalità in questi anni sia scesa a causa della generizzazione di molte molecole importanti ed il conseguenziale abbassamento dei prezzi; continua con calma ad elencare le motivazioni del perché si sia stato tanto importante essere stati convocati dall’AIFA prima che si raggiungesse il punto di non ritorno e mentre inizia a parlare del grande successo siglato dal direttivo nazionale si infiamma e coinvolgere la folla nel racconto di una trattativa tiratissima dalle sfumature leggendarie che porterà quasi certamente alla beatificazione da parte di tutti farmacisti di coloro che hanno partecipato al tavolo sulla nuova remunerazione delle farmacie.Nella penombra sempre della stessa sala ma stavolta dall’altra parte ci sono tutti i farmacisti convocati in varie parti d’italia sono accorsi in massa per comprendere bene i risvolti di questa rivoluzione epocale della farmacia, per rivolgere domande ed essere tranquillizzati; non si sarebbero mai aspettati di vedersi coinvolti in un talk-show american style fatto di applausi, auto-celebrazione e sorrisi di circostanza. Signori e signore, questa è davvero stata la migliore operazione di comunicazione mai riuscita a Federfarma, impossibile non riconoscerlo quando persino i farmacisti più rivoltosi si sono ritrovati prima ad applaudire e senza rendersene conto a ritrovarsi subito dopo la conferenza a guardarsi interdetti e straniti tra loro con più dubbi di prima ma contenti e con un bel sorriso stampato sulle labbra per il fantastico spettacolo a cui avevano assistito.
In questo ore, mentre mi leggete a Roma si sta ridiscutendo tutto; sono stati tutti talmente tanto bravi a convincere i farmacisti che la nuova remunerazione avrebbe garantito un’incremento della marginalità che il ministero anch’esso convinto della stessa cosa ha interrotto l’idillio rimettendo tutti al tavolo delle trattative ma coinvolgendo stavolta anche i pezzi grossi dell’industria farmaceutica che in più di un’occasione hanno manifestato che non sono disposti a rinunciare primo su tutti al prezzo al pubblico, pena gli investimenti in ricerca ed occupazione in questo paese.
Oggi per davvero si discuterà per il futuro della farmacia italiana, si affronteranno e peseranno molti di quei punti critici che sono ormai ben conosciuti a cui personalmente con questo mio articolo vorrei aggiungerne degli altri probabilmente meno importanti nel loro complesso ma che rischiamo di creare a mio avviso dei pericolosi precedenti per il sistema sanitario farmaceutico di questo paese:
- Quota Premiale Generici – Se lo stato rimborsa il prezzo più basso di riferimento, perché incentivare la vendita di generici promettendo addirittura una quota premiale di 10 cent per pezzo ? Questo incentivo non varierà la spesa farmaceutica totale ma sposterà semplicemente quote di mercato dalle case farmaceutiche alle aziende di produzione di generici, inoltre dopo aver avuto modo di parlare con l’Avv. Antonio Lirosi dello Studio Legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners ho ricevuto delle sentenze che dimostrano che tale pratica è già stata oggetto di discussione da parte del Consiglio di Stato che l’ha considerata illecita non portando quest’ultima alcun beneficio allo stato (Qui la sentenza)
- Remunerazione sulla sola su Fascia A – Andare in trattativa e discutere della remunerazione della sola fascia A mentre una convenzione nazionale è scaduta da tempo significa scoprire tutte le proprie carte e rimanere senza una vera e propria arma da utilizzare nelle successive trattative, inoltre mio avviso passare ad una remunerazione di tipo fee-for-service significa di fatto ammettere che la professionalità del farmacista e la sicurezza della farmacia convenzionata sia necessaria per la sola Fascia A mentre per la restante parte dei farmaci non viene richiesto tutto ciò. Se si crea un precedente come questo temo che in futuro sarà facile attaccare la farmacia nella sua interezza e richiedere un canale parallelo non convenzionato.
- L’apertura delle nuove farmacie – Avete stimato la contrazione di fatturato per ogni farmacia quando apriranno quelle relative al concorso straordinario? Questa è la domanda fatta da Giacomo al Dott. Petrosillo la scorsa settimana durante un’intervista fatta in esclusiva alla nostra testata; ovviamente gli è stato detto che federfarma non poteva trascurare un tale elemento. Ma in realtà penso che nessuno abbia preso davvero in considerazione le nuove farmacie che apriranno; queste si troveranno in molti casi ad aprire in zone già occupate da realtà consolidate o addirittura in comuni dove non ci sono sufficienti abitanti per la loro sopravvivenza. Chi ha fatto questi calcoli ha considerato che queste farmacie partiranno indebitate molto indebitate e molte ancora semplicemente non potranno aprire perché insostenibili economicamente con la nuova remunerazione ?
- 1 Miliardo di Fascia A-Libera – Quella scatoletta di Cardioaspirina da 2.40 € che il paziente era arrivato ad acquistare di propria tasca senza ricorrere alle prescrizioni con la nuova remunerazione a costerà circa 4,14€; tale aumento del 72% (Articolo Sole24 Ore) penso convincerà molti di coloro che adottavano il libero acquisto a tornare alla prescrizione del proprio medico di famiglia e quindi a gravare nuovamente sul sistema sanitario nazionale. Sembra una cosa sciocca, ma questi farmaci a bassissimo costo venduti in regime libero negli anni sono arrivati a conquistare una fascia di mercato che vale circa 1 Miliardo di euro con un incremento medio annuale degli ultimi cinque anni del 6,1%, quindi mi chiedo cosa succederà se per la prima volta dopo anni di spesa farmaceutica in flessione negativa si avranno nuovi sformanti. Chi sarà chiamato a ripianare? L’industria? o nuovamente le farmacie
Chiudo questo editoriale di inizio settimana senza offrire alcuna conclusione o ulteriori spunti di discussione in quanto da qui a poche ore il discorso verrà riaperto dall’AIFA attraverso i suoi numeri e le sue condizioni sperando che stavolta possano portare ad un reale miglioramento del sistema farmacia e non ad un semplice prolungare di questa lenta agonia.
Una risposta a “EDITORIALE – E alla fine ci riusci; la Racca convinse tutti persino il Ministero”
Ormai i Ministeri l’hanno già bocciato l’Accordo del 16 ottobre… Penso che ora la trattativa si sposterà dall’AIFA ai Ministeri…, e cosa resterà di quell’Accordo?!?!?…
“Che Dio ce la mandi buona”!!!…