Le Farmacie di Vecchiano messe a concorso sono nel deserto ed in mezzo ai viados

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I giovani della Fenagir attaccano i Comuni di Vecchiano e S. Giuliano per nuovi insediamenti nelle aree industriali.

«Le nuove farmacie, quelle destinate ai giovani, le mettono tutte in zone isolate con prospettive economiche da fame, ovviamente per salvare gli interessi dei titolari storici del territorio e difendere il fatturato comunale». È l’opinione dei giovani farmacisti aderenti alla Fenagir, la federazione che li riunisce, espressa in un volantino che circola in questi giorni. Sotto accusa un po’ tutte le scelte, ma in particolare quelle dei Comuni di Vecchiano e San Giuliano, che prevedono nuovi insediamenti nelle aree industriali, quella di Migliarino e quella di San Martino a Ulmiano. Ma è proprio così?«Il bando per le nuove farmacie – spiega il presidente dell’ordine, Enrico Morgantini – che saranno venti in tutta la provincia entro l’anno prossimo, oltre alle 131 già esistenti, uscità il 24 giugno ed il concorso scatta entro il 24 marzo del 2013. La legge prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti e i nuovi provvedimenti di Monti all’articolo 11 parlano di zone più disagiate per andare incontro all’utenza. Ma bisogna dire che le scelte, anche per le attività private, sono di competenza dei Comuni e su queste il parere dell’ordine, che comunque è stato favorevole, è solo consultivo. Credo che si parli di aree che hanno prospettive future di sviluppo. Quella di Migliarino ad esempio prevedeva l’Ikea ed è in forte espansione».

I giovani farmacisti la pensano in tutt’altro modo. «A Vecchiano – dicono – è condivisibile la scelta di una nuova farmacia a Filettole, ma non la seconda, dove non ci sono anziani e residenti. Evidentemente non si è voluto creare disagio economico all’unica farmacia del paese, quando il buon senso ne avrebbe visto bene una a Nodica dove c’è una parafarmacia. Non si è interpretato il senso della legge, perché non si capisce chi concorrerà per una farmacia nella zona industriale, dove è garantita la fame e dove si possono solo vendere preservativi ai viados. E lo stesso è successo a San Giuliano, optando per l’area industriale di San Martino a Ulmiano, dove non c’è nessuno, quando si poteva pensare ad Orzignano, con grande viabilità e forte bacino d’utenza».

Di parere del tutto diverso ovviamente, i due sindaci, a cui poniamo anche i problemi dei rischi sicurezza che aree isolate comportano.

«Non è così – dice Giancarlo Lunardi, primo cittadino di Vecchiano -. La Regione ha bloccato la possibilità di una proiezione a Filettole di quella di Vecchiano, ma con la legge Monti si può arrivare a quattro farmacie, così si è arrivati ad una nuova struttura (non una sede distaccata) appunto a Filettole e ora a quella dell’area industriale, che potrà forse avere qualche problema di sicurezza, visto che non si salvano neanche quelle in zone abitate, ma che si inserisce su un’area in forte espansione, dove lavorano duemila persone al giorno, e all’incrocio con A 11 e A 12, su cui gravitano quotidianamente ventimila utenti. Questo sarebbe il deserto»?

Sono le stesse obiezioni che esprime Paolo Panattoni, sindaco di San Giuliano: «Si tratta di aree ad un chilometro dal paese, in cui è previsto un forte sviluppo di insediamenti e dove ogni giorno lavorano quattrocento persone: non mi sembra che si rischi di non avere utenza».

Ma i giovani farmacisti sono convinti che un concorso così non serva e la battuta finale la riservano al Comune di Cascina. «L’amministrazione non non è nuova a scelte scellerate, come la farmacia a Latignano: con due sole farmacie in centro storico su diecimila abitanti mette a concorso San Frediano, già servita, e non Sant’Anna o Marciana. Forse bisogna difendere il fatturato comunale…».

Segnala anche tu, le farmacie nel deserto nella tua provincia e comune

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