La Situazione Portoghese della Farmacia

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Ciao giovani farmacisti italiani,

Io vorrei darvi il mio contributo, spiegando la situazione del settore in Portogallo. Anche in Portogallo il settore farmaceutico è in crisi.

Per prima cosa, l’industria farmaceutica:

con i generici i prezzi sono caduti. La sinvastatina puó costare solo 3€ (60 compresse). L’industria non contratta più farmacisti a tempo determinato. Gli stage si prolungano nel tempo e i giovani non hanno stabilità di lavoro.

In secondo luogo, anche per le farmacie i profitti si sono abbassati, visto che il loro reddito viene da una % del prezzo dei medicinali.
La % stessa è stata diminuita. Dopo tanti anni di prosperità, adesso c’è la rovina. Con la liberazione della proprietà (da pochi anni i non-farmacisti possono finalmente essere proprietari delle farmacie), alcune farmacie hanno iniziato a comprarne altre, accumulando crediti e interessi. Ora, con la riduzione del reddito, si trovano in difficoltà a onorare i propri impegni. Alcune sono già fallite, tante sono a rischio. I farmacisti che lavorano nelle farmacie vengono licenziati (è più economico pagare i tecnici, che non hanno obbligatoramente una laurea) oppure vedono il loro stipendio ridotto dal 10% fino al 20%.

Le sei facoltà di farmacia in Portogallo lanciano troppi farmacisti nel “mercato del lavoro”. Fino a pochi anni fa, le farmacie assorbivano tutti i nuovi farmacisti, non c’era disoccupazione. Adesso, la concorrenza tra farmacisti (e tra farmacisti e tecnici) e la mancanza di posti (a causa della chiusura) hanno abbassato gli stipendi. Ci sono farmacisti che lavorano per meno di 800€ al mese (40 ore a settimana) e tanti disoccupati.

Non ci sono ancora delle misure per migliorare la situazione…

Gustavo Borroso

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