Stesso concorso, nuovi bandi ma stessi dubbi. Mnlf, il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, ha scritto una lettera chiedendo chiarimenti al Ministro della Salute Renato Balduzzi, per quanto riguarda le modalità di partecipazione al concorso straordinario per l’assegnazione di nuove sedi farmaceutiche su tutto il territorio italiano. “Nei bandi pubblicati, Liguria e Lazio, si ripete una matrice che appare avere una stessa origine interpretativa, certamente auspicabile per una gestione omogenea delle procedure che però s’infrange nei tempi d’emissione dei bandi. Risulta incomprensibile come i candidati possano scegliere con capacità le regioni a cui avanzare le proprie candidature (due, Ndr) se gli stessi bandi vengono emessi in date diverse e quindi con scadenze diverse, oltretutto con scarse o nulle informazioni sulla totalità delle sedi poste a concorso prima dell’uscita dei bandi stessi”. Mnlf aveva già diffuso una nota sottolineando i punti oscuri di questa modalità di partecipazione applicata al concorso straordinario, appena fu pubblicato il bando in Liguria. Ma quello che sembrava essere un errore della Regione che per prima ha licenziato il bando, si è invece dimostrato un errore sistemico. Non sono stati posti rimedi, seppure Mnlf, ma anche Fofi ed altri, non hanno esitato a denunciarne i punti deboli. Mnlf, nella lettera inviata al Ministro della Salute, punta il dito particolarmente su un aspetto che a molti è sfuggito ad una prima lettura: “Se i farmacisti regolarmente laureati ed abilitati, ma non iscritti all’Ordine Professionale possono partecipare al concorso straordinario così come previsto dal regolamento di attuazione dell’ art. 4 D.P.C.M. 30 marzo 1994, n. 298 che al punto 4 recita: “La mancata iscrizione all’albo professionale non preclude la valutazione del titolo, quando l’iscrizione stessa non sia obbligatoria per l’esercizio dell’attività espletata”. La partecipazione al concorso non prevede automaticamente l’esercizio dell’attività espletata, questa sarà tale solo in caso di vincita della sede farmaceutica. La non iscrizione all’Ordine da parte di lavoratori non direttamente impiegati in farmacia (informatori scientifici, Ndr) è spesso dovuta all’obbligo d’iscrizione all’Ente previdenziale di categoria e agli oneri che ciò comporta”. Non sembra corretto escludere tutti quei laureati in farmacia che non pagano l’Enpaf poiché svolgono un’altra attività al momento, solitamente informatori scientifici. Soltanto nel momento in cui la sede è vinta sarebbe obbligatorio che il candidato si iscriva all’Ordine non preventivamente. Un altro strumento che ha lasciato allibiti gli osservatori più attenti, e sul quale Mnlf ha chiesto spiegazioni al Ministro, è quello che, allungando i tempi d’apertura delle nuovi sedi, limita agli ultimi cinque anni la validità di eventuali specializzazioni o corsi di perfezionamento. Corsi costosi e che necessitano anche di tempo, permanendo questa norma è ovvio che chi lavora e non ha grossi budget economici verrà automaticamente tagliato fuori. La lettera è stata inviata al Ministero e attende una risposta. Ma già la nota diffusa all’uscita del bando ligure doveva aver aperto gli occhi agli esperti del settore, ma non vi sono stati ne cambiamenti ne spiegazioni da parte delle istituzioni. Attendiamo fiduciosi i chiarimenti richiesti.
Toc toc,drin drin,beep beep se ci siete veramente invece di
parlare battete un colpo…
Mi presento,sono titolare di una farmacia rurale sussidiata.
Federfarma,Sintifarma,Fofi,Sunifar,MNLF ecc.ecc.
Tra voi e i politici non c’è nessuna differenza,parlate,parlate,ma di risposte non ne date.
Io ormai sono vecchia,ne ho visto e sentito di tutti i colori,ma c’è un limite e i giovani non sono disposti a farsi imbrogliare,anzi li esorto a svegliarsi,a non dividersi e cercare di unirsi per il loro futuro.
Non delegate nessuno,perchè nel loro piccolo fanno il proprio interesse.