Abbott, 340 esuberi la crisi travolge anche gli informatori

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Anche l’Abbott, una delle società più sane del territorio, ha annunciato 21 posti da tagliare.

Il comparto chimico-farmaceutico in provincia di Latina è tra i più colpiti dalla crisi. Tantissime le aziende che negli ultimi cinque anni hanno lasciato il territorio, o che hanno ridotto l’organico. Solo in questi ultimi giorni la Biosintha annunciato 21 esuberi, la dirimpettaia Corden Pharma ne ha dichiarati 179, la Nexans ha lasciato a casa oltre 100 operai, la Tacconi Sud ha chiuso i battenti mettendo in mobilità 29 dipendenti. Anche l’Abbott, una delle società più sane del territorio, ha annunciato 21 esuberi in provincia di Latina e oltre 180 in Italia. Tra questi esuberi, molti sono informatori scientifici, occupazione che sta subendo una forte battuta d’arresto con conseguenze sociali molto delicate. Un problema di cui si è interessato anche Marco Falcinelli, segretario nazionale della Filctem-Cgil: «Non condividiamo le affermazioni rilasciate in una intervista dal ministro della Salute Balduzzi circa la situazione occupazionale del settore farmaceutico, meno che mai per ciò che riguarda gli informatori scientifici del farmaco». Falcinelli ricorda quanto il settore farmaceutico abbia perso complessivamente negli ultimi 5 anni oltre 10.000 addetti, di questi più di mille sono solo in provincia di Latina. Ma c’è di più: dei 10 mila, molto più della metà sono proprio informatori scientifici che «non possono essere certo considerati lavoratori di serie B». «Gli errori delle aziende – prosegue il segretario – nel perseguire negli anni passati una politica fortemente spostata verso la commercializzazione del farmaco, non possono ricadere oggi su una categoria di lavoratori caratterizzata da alta professionalità e, è bene ricordarlo, dipendenti a tutti gli effetti delle aziende farmaceutiche stesse». In alcuni casi le aziende spingono gli Isf a fare tipi di lavori diversi in azienda, usurpandoli, dunque, da quello che è la loro specializzazione, l’informazione scientifica.
Un incontro urgente è stato chiesto al ministero dello Sviluppo Economico per il tavolo di confronto sulla industria farmaceutica, al quale parteciperà anche il ministero di cui Balduzzi è titolare, per esaminare le conseguenze dei contenuti del decreto legge.

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