Avastin e Lucentis: solo stranezze di mercato?

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Stranezze del mercato: Avastin vs Lucentis. Una lotta furibonda tra due farmaci usati per curare i pazienti afflitti da maculopatia degenerativa, una malattia della retina, che sta mostrando i limiti del nostro mercato. Avastin costa circa 50 volte in meno di Lucentis. Lucentis 700/750 Euro, in forma già scontata del 30% in passato costava 1044 Euro, Avastin 15 Euro. In un paese normale, Avastin, a parità di risultati, soppianterebbe Lucentis, giusto? Ma visto che parliamo di due mostri sacri della farmaceutica, e che ci riferiamo all’austerity italiana, tutto può diventare surreale in pochi istanti. Procediamo con calma: Avastin è un prodotto Roche, Lucentis appartiene alla Novartis; la terapia per la maculopatia degenerativa prevede circa sei iniezioni all’anno del medicinale. Ma Roche non aveva creato il suo farmaco per questa patologia, ed anzi lo immise nel mercato per curare il tumore al colon, solo dopo è stato scoperto il suo effetto sulle maculopatie. Quindi stiamo parlando di un farmaco off-labels. C’è una battaglia tra i due colossi, a colpi di funzionari Asl. Alcune Regioni una volta scoperto Avastin si sono buttate su quello, ma Novartis ha reagito andando al Tar segnalando come Avastin non fosse specifico e facendo pressione sugli effetti collaterali di questo farmaco. Chi si schiera a fianco a Novartis? Aifa che unica in tutta Europa riconosce in Avastin dei pericoli. Attenzione adesso: Novartis si era rivolta al Tar per la decisione di Emilia Romagna e Veneto di adottare Avastin, il Tar ha dato ragione a Novartis solo per il caso della Regione Veneto e si va al Consiglio di Stato. In Emilia Romagna è stata chiamata in causa la Corte Costituzionale. Negli Usa Avastin è usato nel 70% dei casi, ed i farmaci in questione sono considerati “equivalenti”. Si tratta di passare da 200.000 Euro a circa 15 milioni di Euro. La differenza c’è. I famigerati effetti indesiderati di Avastin sono legati alla somministrazione, che avviene con iniezioni direttamente nell’occhio  e non ad effetti biologici della categoria farmaceutica. E’ possibile che ci siano infezioni oculari usando l’Avastin, dovute al fatto che il farmaco non ha una formulazione per uso oftalmico, ma deve essere ridosato per servire allo scopo, con un certo rischio di contaminazione. Ma perché Roche non richiede l’estensione dell’indicazione dell’uso di Avastin a cura delle maculopatie? E sopratutto in base a che processo un farmaco costa 15 Euro e l’altro quasi mille Euro? Stranezze.

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