Una splendida intervista rilasciata a La Stampa dal Ministro della Salute Renato Balduzzi ha attratto l’attenzione di tutti gli esperti del settore. Balduzzi si lascia andare anche a qualche piccola battuta ironica: “I tagli in sanità li fa il chirurgo, io preferisco parlare di riorganizzazione o di razionalizzazione”. Ma il Ministro non rilascia certamente questa intervista per far sorridere, anzi. Prima di tutto Balduzzi si premura di rassicurare gli italiani in merito a possibili crolli del sistema sanitario, ribadisce con forza che le risorse usufruite dalla sanità non sono diminuite in termini percentuali. Quindi i tagli ci sono stati, ma non ci sono stati. Più avanti il Ministro spiega che ovviamente in cifre c’è stato un ridimensionamento ma assolutamente non in termini percentuali: con lo scendere del Pil è scesa anche la cifra d’investimento nella sanità. Il bravissimo giornalista fa notare al Ministro che la Sanità non può essere legata al Pil ma alla salute dei cittadini, ma Balduzzi assicura che i tagli sono stati effettuati solo agli sprechi. Poi, nel proseguo dell’intervista, si passa a parlare dei nuovi Lea, e Balduzzi afferma che essendoci nell’elenco ancora 6000 prestazioni è evidente che c’è da tagliare: elimineranno, il Ministro e i suoi collaboratori, molte prestazioni, facendo spazio per epidurale, nuove malattie rare e alle disabilità. Balduzzi si sofferma anche sui nuovi ticket e qui si scende nel complicato: la situazione attuale è intollerabile secondo il Ministro e sta lavorando per un sistema diverso, a franchigia o franchigia-ticket. Ovvero: con una soglia di spesa collegata al reddito Isee sopra la quale non si deve più nulla e, ovviamente, al di sotto della quale si compartecipa. Il Ministro rassicura che questo nuovo sistema sarà più equo e trasparente. Al fine si intuisce che le grandi manovre del governo tecnico non sono ancora finite ed anzi ci si avvicina ad una stagione ancora molto “calda”.