Premio Galeno a Fingolimod

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Il prestigioso Premio Galeno, considerato il “Nobel” italiano dei farmaci, è andato quest’anno a Fingolimod, la prima terapia orale per il trattamento della sclerosi multipla. Un farmaco che aveva già ricevuto il suo massimo premio, ovvero la soddisfazione dei moltissimi pazienti ai quali ha migliorato la vita. Nella motivazione del premio è infatti molto esplicita l’intenzione di “confermare il valore e l’innovatività di una terapia che sta migliorando la vita di molti pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente”. Nella finalissima Fingolimod ha dovuto battersi con altri quattro farmaci meritevoli di grande considerazione: plerixafor, denosumab, agomelatina, e azacitidina iniettabile. Giorgio Racagni , direttore del Centro di Studio e Ricerca di Farmacologia dell’Università di Milano e membro della giuria del Premio Galeno 2012, ha dichiarato: “Fingolimod è un’innovazione terapeutica importante: si tratta del primo farmaco a somministrazione orale, quando fino a ieri i pazienti con sclerosi multipla erano costretti ad assumere terapie iniettive. La nostra scelta si è incentrata su fingolimod perché è in grado di combinare il valore della somministrazione orale con un meccanismo di azione unico e innovativo che lo differenzia dagli altri farmaci per questa patologia. Agisce sui recettori localizzati sui linfociti e ne determina un sequestro selettivo e reversibile nei linfonodi, riducendo quindi l’attacco autoimmunitario alla mielina. Inoltre ha un potenziale effetto sul sistema nervoso centrale, favorendo i meccanismi di riparazione dei neuroni”. Novartis, produttrice del farmaco, è evidentemente felice del premio ricevuto ed infatti Philippe Barrois, amministratore delegato e country president di Novartis Italia ha dichiarato, visibilmente soddisfatto: “Questo conferma il valore e l’innovatività di una terapia che ha migliorato la qualità di vita di molti pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente. Un’assegnazione che ribadisce il ruolo di primo piano dell’azienda nell’area delle neuroscienze, con una presenza costante da oltre 50 anni e un impegno che guarda al futuro, grazie ad una pipeline solida e promettente, con studi e molecole in sviluppo per la sclerosi multipla anche nelle forme progressive per le quali oggi non esistono terapie efficaci”. Quando parliamo di sclerosi multipla non dobbiamo mai dimenticarci che stiamo parlando di una patologia di cui soffrono circa 3 milioni di persone nel mondo, 450.000 in Europa e oltre 60.000 in Italia. Complimenti a Fingolimod.

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