La campagna fomentatoria dei produttori di farmaci, che di recente si sono detti insoddisfatti e molto arrabbiati per come si è risolta la querelle della prescrizione per principio attivo (seppure le cose siano andate davvero bene per le aziende farmaceutiche, visti i presupposti), e che poco dopo ha visto anche, attraverso la bocca di alcuni dirigenti, lanciare delle accuse, quanto meno non dimostrabili, ai farmacisti di fare il gioco dei produttori di generici, si è vista oggi contestare niente meno che da Federfarma. Dopo la secca risposta di Fofi che ha rimandato al mittente le accuse fatte alla categoria, anche Federfarma ha voluto rispondere a quei dirigenti che hanno accusato tutti i farmacisti di scarsa professionalità. La chiarezza è stata inappuntabile nelle dichiarazioni della Federazione dei farmacisti titolari: “Alcuni produttori di medicinali di marca lamentano di non poter competere con i produttori di farmaci generici perché non sarebbero in grado di praticare alle farmacie condizioni altrettanto favorevoli. Non si capisce da cosa nasca tale impossibilità, considerando che i margini di spettanza della farmacia per i generici dal 2009 sono inderogabilmente fissati per legge. E’ quindi totalmente infondata l’accusa rivolta alle farmacie di voler sostituire i medicinali prescritti dal medico per ottenere maggiori guadagni: le farmacie non hanno particolare convenienza a consegnare un equivalente rispetto a un altro. Al contrario, la sostituzione tra medicinali equivalenti, che l’emendamento approvato dal Senato mantiene per favorire il paziente, lascia al cittadino l’ultima parola su quale farmaco assumere. Infatti, il cittadino può ritirare immediatamente il medicinale disponibile in farmacia senza dover tornare dal medico per farsi cambiare la marca del prodotto o dover aspettare che la farmacia si approvvigioni. Inoltre, se il medico ha inavvertitamente prescritto un equivalente di marca diversa da quella indicata in una precedente ricetta il cittadino può chiedere al farmacista il medicinale che già’ conosce”. Insomma, anche Federfarma rigetta le accuse e rilancia una provocazione invitando, tra le righe, le aziende farmaceutiche a rendere i loro prodotti più appetibili commercialmente diminuendo i loro margini di guadagno. Le accuse a tutte la categoria da parte di alcuni esponenti delle aziende farmaceutiche si sono dimostrare, come era facilmente prevedibile, un boomerang che è tornato immediatamente indietro. Che stupidaggine!
Home Associazioni di Categoria Federfarma: “Le accuse delle aziende farmaceutiche sono totalmente infondate!”