Federfarma Piemonte lancia l’allarme sui rimborsi alle farmacie: ‘a rischio il rifornimento di medicinali’


Ferderfarma Piemonte ha lanciato l’allarme. Il ritardo nei rimborsi alle farmacie da parte delle Asl sta mettendo a rischio la fornitura di medicinali. Tra le situazioni più critiche evidenziate dall’associazione di categoria regionale c’è proprio quella dell’alessandrino. 180 farmacie in provincia stanno ancora attendendo una parte dei rimborsi di agosto, a cui si aggiungono quelli dei mesi successivi. Un credito che ormai ha superato i 20 milioni di euro. “La situazione è diventata ormai insostenibile. – ha spiegato il Presidente di Federfarma Piemonte, Massimo Mana – Le farmacie si sono indebitate per acquistare farmaci che poi non sono stati rimborsati. In questo momento le farmacie non sanno come accedere a ulteriori crediti e nemmeno lo vogliono fare. Ormai esporsi ulteriormente diventa pericoloso. Oltretutto le dichiarazioni dell’assessore regionale Monferino, che qualche settimana fa se ne era uscito dicendo che la Regione Piemonte è tecnicamente fallita, hanno irrigidito il sistema bancario che ha alzato i tassi di interesse e abbassato la linea di creditoQuesta situazione, ha denunciato Federfarma Piemonte, rischia di bloccare i rifornimenti di medicinali alle farmacie e svuotare gli scaffali. “Noi non vogliamo arrivare a questo punto, ma non si può nemmeno pensare che ogni mese le farmacie continuino ad anticipare 6 milioni di euro. I farmacisti sono già molto esposti con le banche e non è giusto che perdano tutto perchè qualcun altro non paga“.

Alla luce di questo preoccupante scenario Federfarma Piemonte è pronta ad agire per le vie legali per tutelare i farmacisti e l’utenza. “Durante l’assemblea di giovedì scorso ad Alessandria – ha aggiunto il Presidente regionale –abbiamo deciso di mettere in mora l’Asl. Faremo 170 decreti ingiuntivi per il pagamento del pregresso. Spero inoltre che il Prefetto convochi al più presto un tavolo con l’Asl, i grossisti e i farmacisti per trovare una soluzione“.

L’associazione è pronta a fare una segnalazione alla Corte dei Conti per verificare la corretta gestione dei fondi pubblici destinati alla farmaceutica e l’eventuale danno erariale. “La spesa per i farmaci è inserita e finanziata in un preciso capitolo di bilancio – ha concluso Massimo Mana – I farmacisti, oltretutto, si sono dimostrati virtuosi, restando al sotto della quota percentuale fissata dallo Stato. Alla luce di quanto sta accadendo ora vogliamo capire dove sono finiti questi soldi“.


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