E’ davvero molto semplice fare un’analisi della situazione “farmacie” in Italia.I laureati siamo circa 80.000,le farmacie private sono poco più di 16.000 e quelle comunali circa 2.000.Dall’altro lato ci sono le parafarmacie con più di 4.500 punti vendita.Tutti quanti i titolari e dispensatori di farmaci sono laureati,abilitati,iscritti all’ordine e con un codice univoco identificativo per ognuno.La questione ormai sembra esser sfuggita di mano ai notabili tra i farmacisti e i politici che(ed è qua che entra in gioco l’ex premier Silvio Berlusconi..) hanno perso l’ultimo treno per provare con rinnovata fiducia nella professione del farmacista a dare ordine ad un comparto così importante e delicato per tutta la società civile e non solo per i farmacisti in senso stretto.Grazie alle bizze dell’ex premier i margini per un tavolo a cui sedersi tutti insieme sono saltati e gli scenari che si prospettano ormai sono tetri allo sguardo dell’orizzonte..Io,come d’altronde chi mi conosce bene sono sempre stato a favore del libero mercato(da buon radicale..)ma penso che per ciò che riguardi la sanità pubblica sia sempre stato molto meglio lasciar spazio ai professionisti del settore.Nessuno escluso.Ed invece la miopia dei vertici di Federfarma ha fatto arroccare tutti i titolari su posizioni a dir poco agghiaccianti,denigrando i colleghi(come già detto ugualmente laureati e preparati,ma solo sfortunati a non nascere nella famiglia giusta..) in tutti i modi e dopo sei anni dall’entrata in vigore del decreto Bersani la situazione sembra stia capovolgendosi nel modo più brusco possibile..
Ebbene sì visto che anche esperti di diritto farmaceutico leggono tra le righe che ciò che la politica è riuscita ad impedire(sempre il partito di Berlusconi,ricorderei..)con ostruzionismi verrà restituito con gli interessi dalla giustizia.Torniamo però alle responsabilità del politico Berlusconi che col suo gesto ha fatto saltare tutto ciò che era in fermento e cioè una seria regolamentazione delle filiere distributive del farmaco dando spazio a tutti i laureati ed andando in contro soprattutto alle esigenze di una popolazione stremata dalla crisi e che con l’apertura delle parafarmacie ha visto sostanzialmente aumentare il proprio risparmio senza perdere la professionalità del farmacista di fiducia.
Di questi giorni i lamenti e le lacrime(..di coccodrillo) di tanti titolari di farmacia che vedendo ed intuendo cosa significhi fascia c a tutti iniziano a riesumare addirittura disegni di legge considerati da molti sepolti dagli eventi…
Ora se non fossi così innamorato della professione che svolgo già da tempo avrei fatto altro.Si perchè è difficile capire come non si siano ascoltate le istanze di chi opera quotidianamente in farmacia e non solo considerare il punto di vista dei titolari di impresa.Ovvio che a sentenza giudiziaria o a sentenza politica(Bersani dovrebbe tranquillamente vincere le prossime elezioni e completare il percorso già intrapreso anni fa)avvenuta non ci sarà più il tempo per pensare ad un piano b.
Ora mi chiedo siete contenti di esservi fatti difendere politicamente da un soggetto così inaffidabile come il Pdl ed il suo padrone??Non era forse meglio trattare alla pari i colleghi ed evitare che la gdo entrasse a gamba tesa nel mondo della sanità?
Ebbene forse avrebbero fatto meglio a seguire il consiglio del Professor Monti che a suo insediamento a Palazzo Chigi ai farmacisti ed alle loro rappresentanze aveva dato ampio margine di trovare un accordo che accontentasse tutti.
Ma in fondo sapete cosa c’è?C’è che la maggior parte delle parafarmacie aperte è composta da giovani professionisti che hanno saputo dar peso alla loro figura professionale nonostante le troppe limitazioni,che hanno saputo mettersi in gioco in prima persona e che alla fine non temono la concorrenza.Nemmeno quella della grande distribuzione.
Vediamo chi è capace e preparatevi ad aver battaglia questa volta ad armi pari!!!!
Lo Speziale.
Scrivi anche tu alla redazione
35 risposte a “Titolari di Farmacia, ringraziate Silvio…”
vai a fare i concorsi vai,l’italia è il paese dei furbi,ma non fino a questo punto.ringrazia bersani che ti farà fare lo schiavo alla coop per 1.000 al mese.e dovrai pure lavorare di domenica,pensa tu
“[…] Non era forse meglio trattare alla pari i colleghi […]?”
Grazie!
In farmacia prendo 1200€ e lavoro anche la domenica, ma in più ho la moglie del titolare, non farmacista, che mi aiuta al banco.. dispensando farmaci! pensa tu!
ma come si fa a non rispondere alla cara e dolce Giovanna…..ma almeno quando scrivi ma pensi prima? ma cosa stai a dire? possibile che hai sempre le turbe ormonali?ma siamo sicuri che sei una farmacista? perchè anche a essere titolari ereditari ce ne vuole per essere cosi acide!mettitelo in quella zucca bene bene:arriveremo alla LIBERA PROFESSIONE, più o meno presto non importa a questo punto e Bersani non manda nessuno a fare gli schiavi che tanto ci pensano quelle come te, Buon Natale dear…
Carissima Giovanna…..io ti consiglio di cambiare atteggiamento, non solo verso i colleghi che lavorano in Parafarmacia (FNC a breve), ma anche verso i colleghi titolari di Farmacia che si stanno organizzando perchè hanno capito che il vento è cambiato. Hanno capito che fare la guerra contro di noi stessi non porta da nessuna parte. Poi, dato che dici che l’italia è il Paese dei furbi…bè, mi sa che dopo che i furbi siete stati voi dovete capire che i furbi in italia vogliono essere tutti!
Faccio i complimenti al collega Lo Speziale….gran bel articolo!
Ah, sempre a Giovanna….non è che perchè chi ha comprato una Farmacia 2-3 milioni di Eur. è giustificato e che quindi il sistema debba rimanere tale eh? Dobbiamo fare il modo che una Farmacia non costi 2-3 milioni di Eur alimentando così il diritto di stare nell’Olimpo a coloro i quali se lo possono permettere!
Ma che olimpo e olimpo… Sei rimasto a 20 anni fa….
Caro Antonio, invece di lamentarti (di una cosa giustissima) denuncia all’ordine dei farmacisti che la moglie del tuo capo serve a banco, se no parli solo per parlare… Quanto all’articolo é scritto, non so da chi, ma senza ne capo ne coda… E se i parafarmacisti pensano che con la fascia c faranno grandi affari rimarranno sempre delusi… Le parafarmacie che lavorano e hanno successo sono quelle che si sono differenziate dalle farmacie, quelle che vogliono la fascia c x copiare le farmacie sono perdenti in partenza… Si vede proprio che certi discorsi sono fatti da gente che parla senza sapere cosa vuol dire gestire una farmacia…
parafarmacista ci sarai… apri gli occhi va!
Chiudiamo tutte le farmacie ed apriamo solo parafarmacie, dunque direi circa 80.000 cosi’ ogni laureato potra avere la sua bottega e dire di essere titolare, altrimenti ci sara’ sempre qualche dipendente di qualcun altro no ?
ognuno deve essere libero di scegliere come e cosa fare della sua vita professionale, molti sono adatti a fare solo i dipendenti, perchè non vogliono responsabilità di sorta e ,tornati a casa, non vogliono pensare a nulla, altri(come me) sono buoni solo a lavorare per conto proprio, è la vita e il carattere che selezionerà i ruoli, cosi come succede in altre professioni libere,non tutti vorranno fare le stesse cose.
Quindi tu vorresti una parafarmacia tutta tua, fittando un locale comodo dove lo ritieni piu’ opportuno, avendo la possibilita’ di dispensare non solo i farmaci sop ed otc, ma anche tutti quelli di fascia c ed eventualmente anche quelli su ricetta s.s.n ? Praticamente come in farmacia ? Perdonami le domande ma non riesco a capire di cosa stiamo parlando, se pensi che io sia inopportuno puoi non rispondere 🙂 Ciao
L’unica soluzione di mediazione tra titolari e non è l’immissione a CONCORSO della farmacia una volta giunta l’eta pensionabile, il subentrante rimborsa l’avviamento che vale come liquidazione dell’ex titolare( a tasse pagate anche 100000 in media)In tal modo giunta una determinata eta ed esperienza ognuno raggiunge la titolarità. Inoltre numero chiuso stabilito dal MIUR all’università in modo da permettere almeno un part time a ognuno e non tanti farmacistin disoccupati come oggi.
Per un momento mi sono immaginato di essere in un forum di colleghi medici e per un momento mi sono chiesto ma come mai alcuni colleghi ritengono un sopruso che altri colleghi lavorino nello stesso loro modo?… Poi mi sono reso conto che eravamo in un forum di farmacisti. Che svista.
cari colleghi la “piccolleza” della categoria non ha confine
Beh caro Marco io ho frequentato forum di medici che stanno messi molto peggio di quanto lei crede di vedere qui. La questione e’ un po’ piu’ delicata di quanto si crede con ragioni da entrambe le parti ed io incorro sempre nello sbaglio di cercare di capirne di piu’ e poi mi trovo a dover rispondere a qualcuno che non c’entra nulla. Secondo me invece di fare il simpatico poteva anche evitare di rispondere se la questione onn la riguarda.
Monti o Bersani…ed è subito Farmacia Non Convenzionata!!!
Maria
Non è esattoscrivere ‘arriveremo alla LIBERA PROFESSIONE’.
In realtà ci torneremo perchè già nel 1800 ci fu tale liberalizzazione. Il sistema era talmente valido che durò qualche decina di anni.
ANDREA
e chi farebbe mai un investimento nella propria farmacia per migliorarla sapendo che morte o pensione gli farebbero perdere tutto? E se vecchio titolare e nuovo non si mettono d’accordo cosa succede?
parrucconi e figli… la pacchia è finita!
Se non fosse intriso di elementi con evidenti connotazioni politiche sarebbe davvero un bel articolo, quello dello “speziale”, peccato sia scivolato nella retorica, ormai assordante, che divide i “buoni”, dai “cattivi””, così come si faceva alle elementari nei tempi passati.
Da una parte mette chi è nato nella famiglia giusta, ereditieri, mogli, figli etc., dall’altra quelli “sfortunati” collaboratori di farmacia, operanti a vario titolo nella GDO, parafarmacia, etc. Giusto per precisare i farmaci SOP e OTC nella GDO sono entrati proprio col decreto Bersani (2006), che di fatto consente ai non farmacisti la conduzione e gestione economica di una struttura che vende farmaci, purchè abbia uno o più farmacisti dipendenti, con contratti che non sono proprio da speziali (ricordo di aver letto, l’estate scorsa, che una COOP dell’Adriatico aveva inquadrato i farmacisti con qualifica di operaio). Dall’altro versante il centro-destra quando era al governo -e anche dopo- non ha saputo trovare una soluzione equilibrata e professionale che recepisse le istanze dei laureati in farmacia giovani e meno giovani.
Peccato, devvero, che non è stato fatto cenno ad altre categorie di colleghi,che non sono nè fortunati nè sfortunati, nel senso che, pur essendo nati in famiglie normali, senza ereditare nulla, hanno svolto la professione di farmacisti collaboratori per molti anni, conseguito delle specializzazioni e superato un concorso per titoli ed esami grazie al loro sacrificio ed alla passione per la scelta professionale. Capisco che è duro ammetterlo e, conveniente ometterlo, ma i veri speziali sono proprio questi colleghi con un curriculum ricco di merito e di esperienza.Più che seguire la politica le nuove generazioni, al di là delle promesse e delle illusioni proprinate a destra e a manca, farebbero bene a seguire le orme di un vero speziale, sempre che amino la professione farmaceutica con tutti gli oneri, gli obblighi, le responsabilità e l’impegno quotidiano che ne deriva.
leggo da tempo su questa testata scritti sempre più violenti contro i titolari di farmacia, perchè tanto astio?
non pensate che la professione sta andando a pellino in tutta Europa dove c’è un attacco concentrico contro la professione?
la colpa è tua, no è tua e via di questo passo, fra i due litiganti il terzo gode, che non è la GDO, ma il grande capitale che è in crisi e vuole appropriarsi di un settore ancora valido trasformandoci in dipendenti, vedi come sono classificati i colleghi in GDO.
volendo dirti il mio pensiero io ritengo che le parafarmacie dovrebbero sparire, le farmacie diminuire di numero e, poichè non potrò far tutto da solo, dovrò avere dei collaboratori laureati, che mi sarà vietato assumere, ma dovrò farli diventare soci.
fabrì, dai il buon esempio..inizia a sparire tu!
Dottore,
mi permetto di replicare in quanto sono uno degli autori di questa testata, quellichelafarmacia da sempre da spazio a tutte le voci presenti nel settore. Ammetto che ultimamente in redazione riceviamo molti più contributi da parte dei farmacisti titolari di parafarmacia che da titolari di farmacia.
Ultimamente solo il dott. Siniscalchi ci invia contributi a difesa della farmacia italiana e onestamente mi farebbe piacere riceverne altri, colgo quest’occasione per rinnovare l’invito a tutti voi di scriverci su: quellichelafarmacia@wdaily.eu
Saluti
Felice Guerriero
Caro Fabrizio,hai pensato alle camere a gas per i “parafarmacisti”?si è dimostrato essere moltomefficace qualche tempo fa con un’altra categoria di persone…per fare diminuire di numero pure le farmacie e farti vivere beato e sereno in questo mondo mettici pure qualche titolare tuo possibile concorrente e il gioco è fatto, se ne vuoi sapere di puù vai sul sito: http://www.Auschwitz.it e Auguri!
Ciao Maria,
Perché mi maltratti, io non l’ho fatto, anzi credo di aver fatto una proposta, utopica? Forse. Ma ritengo che la dignità del professionista non debba scadere tra padrone e dipendente come è oggi.
La parafarmacia è l’inganno con cui tanti colleghi non titolari sono stati illusi. Ho anche scritto che tra i due litiganti il terzo gode = capitale. Non siamo né io né te.
Hai visto farmacisti nei drug store di Essere Benessere? Secondo la legge sono parafarmacie anche quelli. Quanti ne nasceranno nei posti appetibili? Anche di altri gruppi?
Fabrizio
Lascia perdere Fabrizio… C’é gente che sputa veleno per anni di rancore nei confronti del proprio titolare (che comunque é tra i pochi a pagare 14 mensilità x lavorarne 11) senza pensare a lungo termine… Tutti eccitati all’idea della farmacia non convenzionata che se ci sarà o meno (e non ci giuro) sarà l’ennesima loro delusione… Il tuo discorso sul capitale é purtroppo il vero futuro ma chi sta qui a masturbarsi x Bersani cantando vittoria sarà il primo a cadere e farsi male. Quanto ai poveri colleghi di essere e benessere, loro stanno già assaporando i vantaggi del capitale vendendo voltaren tra insalata e carta igienica ma soprattutto non venendo pagati x’ la società sta andando a rotoli…
Se il prossimo governo sarà di sinistra con Bersani al governo siamo tutti concordi che la fascia c uscirà dalla farmacia a favore di parafarmacie e gdo e tutto questo sembra eccitare i farmacisti dipendenti convinti dal giorno dopo di diventare titolari di un esercizio che renderà loro milioni di euro… A queste persone sottopongo alcune questioni e vorrei ricevere delle risposte concrete:
– la fascia c non sono solo pillole e psicofarmaci ma moltissime referenze di cui magari si vendono 2 pezzi al mese, come pensate di avere un assortimento paragonabile a quello di una farmacia ovvero migliaia di referenze? Perché se la gente sceglierà una parafarmacia vorrà avere lo stesso assortimento di una farmacia altrimenti alla seconda volta che non trova ciò che cerca cambia e torna in farmacia.
Questo lo chiedo perché i locali di una parafarmacia solitamente sono molto più piccoli di quelli di una farmacia e spesso privi di magazzino in cui stoccare la merce.
– per accaparrarsi i clienti bisognerà abbassare i prezzi della fascia c su cui lo sconto non é paragonabile a quello di sop e otc e quindi scontando vorrà dire lavorare solo per servizio e non per guadagno, quindi come pensate di incrementare i guadagni (non i fatturati che non contano nulla se non per pagare le tasse) se vi lamentate dei guadagni su sop e otc?
– gli eventuali guadagni lordi (perché lavorando per voi stessi avrete uno stipendio lordo) in più siete sicuri che al netto delle spese di affitto locali, pagamento merci e dipendenti (x’ se avrete più lavoro dovrete assumere) e tasse sarà superiore allo stipendio netto ricevuto in farmacia moltiplicato per 14 mesi che lavorando per se stessi diventano 12?
– siete sicuri che calcolando che il 50% del fatturato di una farmacia é dato dalla mutua e chi entra in farmacia con la ricetta rossa poi compra altro, la fascia c vi cambiara così tanto la vita?
– siete sicuri che il compagno Bersani che tanto vi piace, ma che ha sempre dichiarato di voler aprire al capitale nelle farmacie, non stia scavando la fossa a tutti, titolari e dipendenti in egual modo per arrivare ad un sistema all’inglese dove con la liberalizzazione si é arrivati ad avere meno farmacie che in Italia e tutte sotto tre catene con tutti dipendenti?
Io credo che la soluzione migliore per tutti sarebbe stata abbassare il quorum delle farmacie aumentandole di numero (quindi aumentando l’accessibilità ai laureati) senza aprire a parafarmacie e soprattutto gdo per salvaguardare il lavoro di tutti, ma qui spesso si ragiona di pancia più che di testa e si guarda al brevissimo periodo e non al medio lungo termine. Sono però curioso di avere risposte civili alle mie domande civili… Senza tirare fuori temi come ricchi e poveri, fortunati e sfortunati, capi e padroni che troppo spesso leggo in questo forum manco si parlasse delle miniere di diamanti africane
Caro Marco,
non vedo un grosso problema nell’ assortimento dato che è possibile avere rifornimenti giornalieri.
I clienti in parafarmacia ci vanno soprattutto per scelta, perchè è vero che cercano lo sconto ma i più soprattutto perche si fidano della competenza professionale del farmacista (che se l’ è conquistata senza protezioni da piante organiche).
Per i locali si cercherà di organizzarsi al meglio (gli architetti hanno inventiva e fantasia)
Per i guadagni ti sfugge un particolare e cioè che i costi fissi (affitto, luce , gas etc.) rimangono gli stessi a fronte di un aumento di fatturato.
Circa la collaborazione di altri colleghi si vedrà ma credo che se si è almeno in due (meglio se soci) il problema potrebbe comunque non presentarsi a breve.
Sull’ ultimo punto relativo a Bersani ho anch’ io qualche dubbio ma cosa vuoi farci ormai la miopia della categoria il danno lo ha già fatto, comunque sempre meglio che mantenere lo status quo, anche se capisco che sia più dura da digerire per chi ora sta meglio.
Ad maiora.
Ciao Massimo,
é vero che certi costi fissi saranno uguali ma altri raddoppieranno (personale, tasse, acquisti di merce) e allora sei sicuro che l’aumento del fatturato sia sufficiente? Inoltre se siete due soci l’aumento dovrà essere ancora più grosso x’ entrambi dovrete/vorrete guadagnare di più di quello che guadagnate in farmacia o parafarmacia come dipendenti.
Non contare sui rifornimenti giornalieri x’ la gente vuole tutto e subito altrimenti esce, fa 50 metri ed entra nella farmacia/parafarmacia successiva dove trova il prodotto…
Quanto alla fidelizzazione con la professionalità del farmacista é vero ma questo vale tanto per la para che per la farmacia quindi non é un’arma vincente…
Ciao Marco, mi ero posto le stesse tue domande qualche mese fa’. Ho confrontato l’inventario della mia farmacia senza fascia A con quello di una parafarmacia di un amico e sai cosa mi ha risposto? “Cxxxo per avere la meta’ del magazzino in fascia C di una farmacia medio piccola devo fare un finanziamento”. Se la farmacia media Italiana ha avuto un crollo negli ultimi anni “nonostante la fascia A” come puo’ la parafarmacia sopportare il peso delle fatture, dilazioni, scaduti, assortimenti ecc ecc ? Molti continuano a credere che la farmacia sia la stessa di qualche anno fa’ e quelli che sperano nelle liberazioni ignorano tanti fattori di spesa.
guardate illustri colleghi che nessuno di quelli che come me crede nella farmacia non convenzionata sa benissimo tutto ciò che significa gestire una farmacia.ma noi possiamo contare sul fatto che abbiamo fatto risparmiare milioni di italiani da quando abbiamo aperto e che con la non convenzionata le cose saranno sicuramente più vantaggiose per tutti..quelli che sanno di operare in un mercato pluralistico e non monopolistico come sinora è stato.semplicemente il mercato,e soprattutto la professionalità faranno le differenze.invece perchè non spiegate a tutti i colleghi dipendenti come mai siamo le uniche figure sanitarie a non aver avuto ancora la dignità di un contratto di lavoro da figure sanitarie quali siamo?spiegatecelo,perchè altrimenti è facile far voli pindarici sulle qualità degli speziali che duramente fanno la gavetta che vincono i concorsi e che però da dipendenti percepiscono stipendi inferiori a quelli della gdo…e non mi sembra che sia tempo di populismi questo.
Mi dovreste spiegare cosa significherebbe cambiare i contratti di lavoro in quelli di “figure sanitarie”. Credete che gli stipendi aumenterebbero?
E in questa situazione che va sempre più peggiorando come potrebbero permetterselo le farmacie, senza diminuire perlomeno il personale? Tutti stanno facendo sacrifici, c’è crisi, e si vuole anche aumentare gli stipendi? MA dove vivete, su Marte?
Poi mi piacerebbe sapere se ci saranno dei corsi di formazione per quei farmacisti che dopo la laurea non si sono più occupati di farmaci di un certo livello, che senza aggiornamenti e l’esperienza lavorativa diventano sicuramente di difficile gestione. E non venite a parlare di discriminazione, è un dato di fatto che dopo anni certe nozioni vengano completamente dimenticate se non rinfrescate quotidianamente.
Per quanto riguarda l’idea che il cliente si affezioni alla parafarmacia: ahah poveri illusi, già è difficile che succeda in una farmacia. Al giorno d’oggi a discapito della qualità contano prezzi, parcheggi e anche modernità, oltre alla posizione strategica. E dovrebbero saperlo le parafarmacie che spuntano come funghi in luoghi strategici, non certo in periferia. E pur con una grande scorta, nella mia farmacia entra molta gente che poi non aspetta la medicina al pomeriggio e va a cercarla altrove, il magazzino conta eccome! La gente va dove sa di trovare tutto, e la farmacia spesso tiene quello che i loro clienti usano abitualmente. LE parafarmacie saranno giusto posti di passaggio dove fare “le corna” saltuariamente.
PEr quanto riguarda sti guadagni milionari che le parafarmacie avrebbero portato ai cittadini, credete davvero che ci sia riconoscenza per qualche dato diffuso su statistiche poco dimostrabili? E poi io so che non ci sono tutti sti vantaggi, chiaramente poichè dipende da quanta merce si stocca. Più pezzi acquisti più puoi abbassare il prezzo, e la GDO in questo la fa da padrona, ma solo su alcune “offerte civetta”.
Mi piacerebbe poi sapere come mai ci sono evidenziati sconti se proprio Bersani ha introdotto “prezzi a discrezione”. Lo sconto su quale prezzo di riferimento? Ho visto prezzi alzati per mostrare un finto sconto più alto… I veri risparmi saranno al massimo stati quelli dovuti alle farmacie, che in effetti hanno introdotto sconti per dimostrarsi più forti, le parafarmacie a detta dei clienti stessi fanno meno sconti e hanno prezzi generalmente più alti. Ah ma voi farete gli sconti sulla fascia c certo… auguri!
Io sono un collega che lavora nella GDO. Il problema è che i titolari hanno mangiato sulle nostre spalle ed ancora oggi piangendo come coccodrilli non hanno capito che i tempi di mantenere i loro bmw e jaguar sono finiti. Uno stipendo base di un farmacista dovrebbe essere sui 2000 euro al mese come gli ospedalieri e basta, anche nella GDO per legge. Resta il fatto che la libertà di consiglio che ho nel gdo non l’ho mai avuta nella privata per spingere questo o quel prodotto. Sappiamo bene le montagne di nero e regalie che girano ancora nelle farmacie mentre in gdo è impossibile fare nero, ovviamente qualche collega che opera perfettamente a posto c’è ma è quello che vedo in giro, e bisogna eliminare la vergogna dei magazzinieri al banco (anche se a volte la sanno più lunga loro di alcuni di noi) e vedete che i disoccupati calano del 30% di botto, ma l’ordine è composto da titolari per il 90% in tutte le province, quindi come può il controllato essere anche il controllore. Tanto ormai le asl non pagheranno più e si arriverà alla distr. diretta come in grecia.
Ah dimenticavo una cosa su esserebenessere… il loro network non so se sia in crisi o meno, ma veo sempre i loro negozi vuoti, ad eccezione dei grandi capoluoghi. Di sicuro faranno una sforbiciata prima o tardi nei piccoli centri anche se mi spiace per i colleghi che saranno comunque ricollocati credo.
se leggete i dati pubblici su internet si vede bene come la farmacie siano sull’orlo di una crisi economica mai vista! il 25% è praticamente fallito e questo grazie ad una liberalizzazione che fa male a chi c’era e illude chi entra. Ma chi è quel folle che apre una parafarmacia? falliscono le farmacie e pensate di resistere con le parafarmacie? e se riuscirete a liberalizzare tutto, pensate di fare denaro? credo che farete parte di un sistema agonizzante e pagherete di persona insieme a chi è già dentro questo sistema! Bene liberalizzare, ma non distruggere quello che c’è! Bersani in questo senso è stato D E V A S T A N T E