La nota parlamentare Luciana Pedoto, Pd, componente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, che tante volte abbiamo citato nei nostri articoli in tutto l’arco dell’anno, ha fatto di recente una dichiarazione a mezzo stampa molto importante che ci apprestiamo a riportarvi fedelmente. Pedoto si era distinta nelle ultime settimane per aver chiesto chiarimenti al Ministero della Salute sul Concorso Straordinario che è nato e cresciuto avvolto in misteriosi aspetti. Luciana Pedoto nella dichiarazione rilasciata alla stampa chiede ancora spiegazioni al Ministero che non potrà anche questa volta fare orecchi da mercante: “Abbiamo chiesto al governo di fare luce sui siti web che propongono aiuti a chi intende partecipare ai concorsi per l’assegnazione di nuove farmacie. Purtroppo dal ministero della Salute c’è stata data una risposta del tutto insoddisfacente che sembra non riconoscere la gravità di quanto abbiamo cercato di mettere in luce in parlamento. Infatti, in cambio di ausili per la compilazione di tutta la modulistica per la partecipazione al concorso, queste società di consulenza chiedono ai nuovi farmacisti di garantire loro, in caso di vincita, alcuni servizi. In particolare, viene fatta compilare una scrittura privata, con cui il neo farmacista viene vincolato nella selezione e aggiudicazione della sede, nel suo allestimento, nell’assistenza al procacciamento delle risorse finanziarie, nell’espletamento di tutte le formalità burocratiche, nella tenuta delle scritture contabili, nella fornitura dei servizi di amministrazione del personale e, perfino, nei contratti di fornitura dei prodotti farmaceutici. Per tutte queste mansioni vengono chiesti contributi e percentuali sul giro di affari. A nostro parere si tratta di meccanismi in netta contraddizione con le recenti norme approvate che mirano ad aprire il mercato delle farmacie e che rischiano di generare veri e propri cartelli che di certo non aiutano la concorrenza e rischiano di incrementare i prezzi dei prodotti venduti”. Insomma l’odore di “raggiro” c’è, e su questo il Ministero dovrà necessariamente dare un parere. Non è ammissibile che si continui a fare bandi con questo sospetto, fondato o meno che sia, che aleggia nell’aria Il Ministero intervenga spiegando e/o rassicurando. Il silenzio non è più accettabile.