Piemonte verso il default, farmacie preoccupate per i rimborsi

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Woman showing is pocketRegione sull’orlo del default, Sanità in odore di commissariamento e farmacie in forte apprensione per i ritardi nei pagamenti che si continuano a registrare in alcune province. E’ il quadro che arriva dal Piemonte, dove le casse del servizio sanitario regionale lamentano un passivo di quasi un miliardo di euro. Il commissariamento è dietro l’angolo – con lo strascico di interventi che abitualmente comporta, superticket o incrementi dell’aliquota Irpef – ma la giunta di centrodestra chiede di patteggiare percorsi di rientro meno traumatici e scarica le responsabilità sul centrosinistra (al governo nella legislatura precedente). Intanto in tre province le farmacie del territorio continuano a patire ritardi nei rimborsi. A Torino il problema continua ad avere dimensioni contenute, tanto che Federfarma e Asl (To1 e To2) hanno già firmato un accordo con il quale le due aziende si impegnano a saldare due mesi di arretrati con una dilazione di 20 giorni sulle scadenze standard, pena il pagamento degli interessi di mora. Sempre difficile, invece, la situazione a Cuneo e Alessandria: nella prima provincia l’Asl ha pagato nei giorni scorsi il 20% della mensilità di ottobre e ha fatto sapere che fino a febbraio non arriverà altro; ad Alessandria è stato versato da poco il 50% della mensilità di settembre. Il risultato è che le farmacie sono sempre più preoccupate, anche perché il rischio di un fallimento tecnico dell’amministrazione regionale – eventualità ammessa un paio di mesi fa dallo stesso assessore alla Sanità, Paolo Monferino – potrebbe cancellare con un tratto di penna tutti i crediti dei titolari. Un tavolo tecnico tra Regione e Federfarma dovrebbe insediarsi il 2 gennaio ma pochi riescono a essere ottimisti. E a Cuneo Federfarma già promette la sospensione della fornitura di farmaci di fascia A dal 10 gennaio. A meno di uno sblocco dei pagamenti che attualmente avrebbe del miracoloso. (AS)

Via FiloDiretto

6 COMMENTS

  1. Sempre difficile, invece, la situazione a Cuneo e Alessandria: nella prima provincia l’Asl ha pagato nei giorni scorsi il 20% della mensilità di ottobre

    Due mesi di ritardo e tutte queste storie… Ditelo ai farmacisti napoletani farebbero immediatamente cambio.

  2. Napoli e’ Napoli o io sono in Italia o Napoli nn lo è …sto pagando la farmacia (nn ereditata chiaro!!!!!?!) e sono un rarissimo titolare manicheo e DRAMMATICAMENE ONESTO. (!!!) ASSAI lontano dalle porcate tipo nuovi ligure …IO APPUNTO, TOTALMENTE ONESTO E LIMPIDO NN POSSO REGGERE UNA SOLA MENSILITÀ … CHIARO?!? CHIARO? POPOLO DI FURBACCHIONI

  3. Niente meno 2 mesi di arretrati…diciamo che sono sopra la media nazionale!
    E hanno pure un sindacato capace di chiudere accordi convenienti con l’asl…beati voi..

  4. Raga secondo me la farmacia in Italia e’ FINITA o sta per FINIRE per la felicita’ di tutti……. Bersani e moglie farmacista (dipendente zero rischi e zero investimenti) in testa. Si salvi chi puo’.

  5. nazionalizzare le farmacie!! unica soluzione!
    nazionalizzare le banche e rivoluzione francese!
    Chi ha fatto porcate: guillottin! ghigliottina!

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