«In Italia tutti si preoccupano, giustamente, per il -20% fatto registrare dal settore auto. La stessa preoccupazione non la sento per il nostro settore che, nel periodo agosto-novembre 2012 ha perso il 25% del fatturato in Italia, contro il -8% registrato nei primi 7 mesi dello stesso anno». Lo dice il direttore generale del Gruppo farmaceutico Menarini Domenico Simone che, per la seconda volta dallo scorso ottobre, ha accettato la richiesta di Governo e istituzioni locali di “congelare” i 1.000 esuberi annunciati poco dopo l’entrata in vigore della norma che obbliga i medici ascrivere sulle ricette il principio attivo e non più il nome del farmaco.
Confermando quanto anticipato ieri da Il Sole 24ore, Simone spiega che le modifiche apportate alla norma a dicembre «non sembrano essere sufficienti. Ma il sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenzi ci ha chiesto una verifica a fine gennaio o nei primi giorni di febbraio e noi aspettiamo», aggiunge il direttore generale. Menarini nel 2011 ha avuto ricavi per 3.027 milioni di euro e nel mondo ha circa 16mila dipendenti. Subito dopo l’Epifania, il Gruppo fiorentino presenterà a Roma la revisione del Piano industriale. (ANSA).