LETTERE – La mia doverosa risposta di Stefano Italiano


Dante e la Commedia - interoMi spiace che il dott. Cetini si sia sentito offeso, tanto da non poter neanche citare l’oscena parola.
Il fatto che non voglia scendere (o salire) al rango, oltre che del sottoscritto, anche di Aristofane, PlautoRabelais, Swift, Sterne, Bukowski (tra gli altri),nell’uso della parola merda (dal latino merda – vocabolario Treccani: sterco, escremento umano o animale), mi rammarica ma solletica anche, un pochino, il mio ego.
Anche  Dante Alighieri, la utilizza per ben due volte:
E mentre ch’io là giù con l’occhio cerco, / vidi un col capo sì di merda lordo, / che non parëa s’era laico o cherco. (Inferno – Canto diciottesimo versi 115-117)
Tra le gambe pendevan le minugia; / la corata pareva e ‘l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia. (Inferno – Canto ventottesimo, versi 25-27)
Oltre alla variante come aggettivo a proposito di Taidequella sozza e scapigliata fante / che là si graffia con l’unghie merdose (Inferno – Canto diciottesimo versi 130-131)
Ebbene, sono volgare almeno quanto il Sommo Poeta.
Evidentemente il dott. Cetini non ha, alle spalle, studi classici, oppure è stato vittima del dilagante  “perbenismo” che induce a ritenere volgari ed esecrabili, termini che andrebbero, prima, contestualizzati senza pregiudizi. Di contro, lo stesso perbenismo induce a tollerare comportamenti ed invettive di una violenza inaudita purchè mascherati dal più banale conformismo piccolo-borghese.
 Ho utilizzato un termine forte, è vero, ma non ho offeso nessuno, non ho apostrofato nessuno in tal senso, non ho mai detto che qualcuno è, al mio giudizio, una “merda” (ricordate, è una parola latina e in Francia, Paese di grande eleganza il sostantivo “merde” ha grande diffusione). Ho detto che l’analisi del MNLF induce a farmi ritenere di essere considerato tale, insieme alla maggioranza della mia categoria. Il MNLF proclama che “la Farmacia Italiana è stata smascherata” e ritengo che quanto dice sia infamante, falso e, questo si, volgare.
Per quanto riguarda le irregolarità nelle compravendite, se il collega ha notizie di reato, denunci il fatto.
Di certo un sistema con meno regole potrà solo alimentare e promuovere comportamenti di questo tipo.
 Detto questo, poichè la guerra tra poveri (vecchi e nuovi), che ci vede protagonisti, sta diventando davvero pietosa, vi saluto  aggiungendo che, se ho turbato le sensibilità di qualcuno usando un termine così sofisticato, me ne scuso, ricordando inoltre che, come si evince chiaramente dalla prima parte dell intervento oggetto della polemica, non ho assolutamente inteso difendere comportamenti indifendibili.
Buon anno, questa volta a tutti.
Stefano Italiano

0 risposte a “LETTERE – La mia doverosa risposta di Stefano Italiano”

  1. Caro collega credo che tu sia stato anche fin troppo Signore a rispendere e dare lezioni di cultura,
    Complimenti per l’analisi sul servizio, siamo sempre alle solite come un anno fà con le Iene!

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