Annarosa Racca, il 2012 e l’anno nuovo

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racca federfarmaUn’interessante intervista rilasciata da Annarosa Racca, presidente di Federfarma, è comparsa in questi giorni sulla stampa di settore. La presidente ha fatto una riflessione globale sul mondo della farmacia, con particolare attenzione all’ultimo anno, quello di Monti. Insomma il giudizio globale per il 2012, non può essere positivo secondo Racca. Fare la parte del bersaglio, ruolo ricoperto durante tutto l’anno dal mondo della farmacia, non è piaciuto nemmeno a Federfarma. Secondo Racca la politica del taglio indiscriminato non è stata perseguita con una logica adatta a colpire gli sprechi: si sono solo colpite le risorse destinate alla sanità. L’unico barlume di luce in un anno tetro, secondo la presidente di Federfarma, è stata la nuova remunerazione, seppure poi è stata di fatto bocciata dai Ministeri, o meglio, è stata rimandata a Giugno; saranno mesi di dura battaglia per fare in modo che si arrivi a Giugno con un accordo più vicino possibile a quello del 16 Ottobre 2012 al quale Federfarma aveva lavorato con Aifa. Oltre all’entrata del nuovo sistema di remunerazione Racca si augura per il 2013 anche un giusto rinnovo della convenzione e, finalmente, dopo averne parlato per anni, l’attuazione della farmacia dei servizi. Il timore più grande di Annarosa Racca? Nuove liberalizzazioni come quella dei farmaci di fascia C. Insomma per la presidente di Federfarma, la paura si identifica molto con la Gdo dalla quale bisogna difendersi se si vuole evitare la fine della professione farmaceutica così come la conosciamo.

1 COMMENT

  1. Cara signora Racca, non è occupando tutti i giornali e media vari che convicerete qualcuno che non ragionate ancora come una lobby arroccata che butta olio bollente a chi vuole toccare i vostri monopoli. Se lei ha tutta questa paura della gdo (molto limitata nel mercato del farmaco) perchè non ha appoggiato una legge che prevedesse la fascia C solo per i farmacisti? Un professionista non ha diritto di svolgere il suo lavoro senza essere figlio o coniuge di un altro titolare di farmacia? La nobiltà è caduta da diverso tempo, signora Racca. Se veramente teneva tanto alla “sicurezza” del farmaco perchè ha cercato di far appovare la Tomassini-Gasparri che prevedeva l’apertura di distributori automatici di farmaci atti SOLO allo scopo di chiudere le parafarmacie dove lavorano altri laureati? Ormai lei si arrampica sugli specchi senza uno straccio di motivazione valida, se non quella di mantenere alti i guagnagni per pochi mentre i farmacisti collaboratori, quelli che svolgono nella farmacia buona parte del lavoro, continuano ad avere gli stipendi biù bassi d’Europa. Quindi le sconsiglio di “sovvenzionare” i nuovi deputati come ha fatto il suo esimio predecessore. Il tempo degli oligopoli è finito.

  2. Cara collega racca, i bei tempi sono finiti, adesso il camice lo devi indossare tutti i giorni, e non per esibirlo una volta tanto per far finta che lavori

  3. ..anni di raccate da emesi.. basta “brioches” è ora di AGIRE con VEEMENZA contro tutto e tutti a cominciare da certa dirigenza!!!

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