Mandelli: “Schema Balduzzi più conservativo rispetto ad accordo con Aifa”


Andrea Mandelli
Andrea Mandelli

Il primo a parlare della proposta Balduzzi inerente alla nuova remunerazione è stato Andrea Mandelli, presidente di Fofi, che si è affrettato a dichiarare: “La proposta di remunerazione della dispensazione dei farmaci a carico del Ssn avanzata dal ministero della Salute costituisce un passo indietro rispetto allo schema che era stato messo a punto con il coordinamento dell’Aifa e al dettato normativo che prevedeva una ‘ridotta’ percentuale sul prezzo al pubblico”. Nei giorni scorsi anche Federfarma, in attesa di studiare meglio lo schema proposto da Balduzzi, aveva dichiarato che non accetteranno nulla di meno dell’oramai mitico accordo di Ottobre 2012, quello stipulato con Aifa citato anche da Mandelli. Il presidente di Fofi ha dichiarato inoltre: “La formula individuata dal Ministero da una parte modifica solo parzialmente lo schema attuale, visto che sui farmaci di prezzo inferiore ai 50 euro la remunerazione resta in gran parte ancorata al prezzo di vendita che, come ormai nessuno può negare, scende di anno in anno. Dall’altra parte, per i farmaci di prezzo superiore a 50 euro, che sono l’oggetto principale delle forme di distribuzione alternative alla farmacia di comunità, il sommarsi di una quota fissa più alta e di un margine del 10% non favorisce certo una maggiore distribuzione nelle farmacie di comunità dei medicinali innovativi”. Insomma il pericolo per le farmacie rurali sussidiate permane. Citiamo sempre le parole di Mandelli:  “La maggiorazione di 0,10 euro individuata dal Ministero non può in alcun modo salvare le farmacie dei piccoli e piccolissimi centri dalla chiusura nel momento in cui il valore delle ricette diminuisce costantemente. E’ strano che un Governo dimissionario voglia chiudere la sua esperienza con la cancellazione di quelli che, spesso, sono gli unici presidi sanitari su cui possono contare moltissime comunità, proprio dopo aver fatto dell’aumento del numero delle farmacie la propria bandiera”. Mandelli giudica quindi negativamente lo schema di Balduzzi, definendolo “più conservativo” rispetto all’accordo ideato con Aifa. Sembra una bocciatura, ma i toni sembrano più concilianti. Non leggiamo una netta stroncatura nelle parole del presidente della Federazione. Può essere che Mandelli si auspichi una trattativa che partendo da questa proposta Balduzzi, con qualche correzione ispirata all’accordo di Ottobre, giunga finalmente ad un documento siglato senza ostilità da tutte le parti coinvolte?


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