Federfarma Servizi sulla proposta Balduzzi

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big_Federfarma Servizi01Siamo stati accusati di cinismo ieri per aver fatto ironia sulla mancanza di fantasia delle associazioni di categoria che hanno commentato la proposta Balduzzi. Si senta libero chiunque di accusarci di cinismo, ma oggi proponiamo altre due risposte allo schema del Ministro, e chi avrà la pazienza di leggersi tutte le dichiarazioni negli articoli dell’ultima settimana verrà colpito sicuramente, come minimo, da un senso di “déjà vu”. Cominciamo con le dichiarazioni di Federfarma Servizi:“Pur cogliendo gli aspetti positivi relativi all’introduzione di meccanismi innovativi nella determinazione della stessa, evidenzia la necessità di osservazioni e insieme di incongruenze meritevoli di approfondimento. La riduzione della quota fissa, nella prospettiva dell’abbassamento della spesa farmaceutica, non appare sufficiente alla copertura dei costi distributivi e fortemente penalizzante rispetto all’accordo siglato all’Aifa 16 ottobre 2012. La necessità di tenere in un unico modello retributivo tutte le tipologie di distribuzione garantendo le relative coperture dei costi, in particolare l’attività di distribuzione per conto (DPC), non è assicurata nei suoi costi dal proposto modello. La difficoltà di applicabilità tecnico-logistica della suddetta proposta che prevede diversità di remunerazione per differenti tipologie di vendite, rappresentano alcuni degli aspetti da approfondire”. Ovviamente, dulcis in fundo, Federfarma Servizi si dichiara disponibile ad eventuali tavoli di trattativa e riconosce alle istituzioni il potere decisionale; almeno così si evince da una frase un po’ confusa: “(Federfarma Servizi si dichiara, ndr) disponibile ai conseguenti tavoli e momenti di confronto,nella certezza delle decisioni e degli interlocutori istituzionali”. Qui è possibile leggere il secondo articolo sulle dichiarazioni di Assotutela.

1 COMMENT

  1. […] Questo secondo articolo di oggi è dedicato alle dichiarazioni di Assotutela, l’associazione per la tutela del cittadino che si è espressa in merito alla proposta Balduzzi sulla nuova remunerazione. Provate ad indovinare? Si ancora una volta le dichiarazioni somigliano ad altre dichiarazioni. “Secondo uno studio condotto da tecnici dell’Associazione, il motivo condotto dal ministero, che da una parte modifica solo parzialmente lo schema attuale, visto che sui farmaci di prezzo inferiore ai 50 euro la remunerazione resta in gran parte ancorata al prezzo di vendita, il quale come ormai nessuno può negare, scende di anno in anno. I farmaci superiori al tetto di cui sopra, i quali sono l’oggetto principale delle forme di distribuzione alternative alla farmacia di comunità, il sommarsi di una quota fissa più alta e di un margine del 10 percento non favorisce certo una maggiore distribuzione nelle farmacie di comunità dei medicinali innovativi. La maggiorazione di 0,10 euro individuata dal ministero, non può salvare le farmacie dei piccoli e piccolissimi centri dalla chiusura nel momento in cui il valore delle ricette diminuisce costantemente.” Parole divulgate attraverso una nota dal presidente di Assotutela Michel Emi Maritato. Parole piene di senso e di contenuto, non siamo certo qui a criticare l’ottimo lavoro che svolge Assotutela, ma leggendo queste dichiarazioni, dopo aver letto tutte le altre negli articoli che abbiamo avuto l’opportunità di scrivere questa settimana, si evince che l’ampiezza di contenuti e di forme non gode di buona salute in questo settore. Non è cinismo il nostro, solo semplice constatazione. Qui l’articolo sulle dichiarazioni di Federfarma Servizi. […]

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