Ebbene si: la proposta di Balduzzi è stata giudicata negativamente anche dal Sunifar, l’associazione delle farmacie rurali. Era da aspettarsi una reazione simile, sopratutto dopo che tutte le sigle che hanno firmato l’accordo in Ottobre hanno sottolineato che il nuovo schema di Balduzzi punirebbe notevolmente le farmacie rurali sussidiarie. Un comunicato stampa del Sunifar ha reso noto che la proposta Balduzzi “evidenzia una completa mancanza di progettualità esprimendo la volontà di escludere gli italiani che vivono nelle zone più remote del paese di quel presidio sanitario di base costituito dalla farmacia rurale, ormai unico caposaldo del Servizio sanitario nazionale nei piccoli comuni dell’intera penisola. Se la nuova proposta venisse applicata, porterebbe alla chiusura di oltre 2 mila piccole farmacie privando oltre 10 milioni di italiani dell’unico presidio sanitario disponibile in quelle aree”.
Alfredo Orlandi, presidente del Sunifar ha voluto rincarare la dose con una dichiarazione che non lascia dubbi: “Siamo allibiti dalla proposta di remunerazione del Ministero. Vogliono togliere ogni agevolazione alle piccole farmacie che, a causa della dislocazione in bacini a bassa o bassissima densità abitativa, hanno fatturati ridotti e già con grandi sacrifici garantiscono servizi fondamentali come i turni di notte. Il Governo tenta di deregolamentare il mercato e consentirà di fatto l’apertura di altre 1.000 farmacie abbassando i bacini di utenza, ma togliendo le agevolazioni garantite da sempre per il comparto rurale, causerà la chiusura di migliaia di farmacie. Stupiscono la mancanza di programmazione e il dilettantismo del Ministero nell’affrontare una materia così complessa e congegnata ad hoc per la struttura del nostro territorio. Brandiscono la bandiera del risparmio. Non vorrei che a monte ci fosse invece un preciso disegno che tuteli tutto meno che gli interessi dei cittadini. Se qualcuno ci guadagnerà non saranno di certo quei dieci milioni di italiani che vivono lontani dai centri urbani e sono in gran parte anziani. Oltre tutto si continua a picchiare sulla spesa farmaceutica che costituisce solo il 13 per cento della spesa sanitaria complessiva. Forse lo si fa perché è l’unica voce trasparente e interamente rendicontata in tempo reale?”. Finalmente una dichiarazione non ingessata. Sunifar annuncia che sta valutando possibili iniziative sindacali a tutela delle piccole farmacie.