LA LETTERA – Concorso straordinario le considerazioni di un Concorrente

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liderar-concorrenciaBuongiorno  Signori . Leggo spesso e con piacere  le notizie sul Sito “quellichelafarmacia” poiche’ tratta di argomenti interessanti e vari . Mi permetto quindi come semplice collega affezionato , i proporre alcuni argomenti di riflessione di carattere generale e vario  .

Al giorno d’oggi comunque , che ci sia qualche Professore che ci dica le cose come stanno (o come le vedono) è un fatto positivo : prima di tutto perchè la cosa e’ gratutita , poi perchè a domanda risposta ed infine perche’ anche i Professori alla fine dimostrano a mio parere , di essere persone normali e disponibili per affezione e rispetto della loro/nostra professione con i colleghi tutti .

Forse quello che mancava da tempo ,  era un po di dialogo sincero e non mediato da terzi ( e qui sta la novita’ , ma anche il problem ) che oggi a quanto traspare dal sito c’è o almeno c’è un poco di piu .

Ma a mia opinione  e senza voler accusare nessuno , c’è ancora confusione almeno per cio’ che concerne sia la piattaforma Ministeriale , un  po’ rigida da un lato che per decine  di situazioni che potrebbero presto presentarsi sia in sede di valutazione titoli ( un titolo inserito in una zona della piattaforma , piuttosto che in un altra conta diversamente ( ? ) o anche solo la prescrizione o meno di un titolo quasi fosse un reato ( ? ) … o di assegnazione prossima delle sedi  ( per  rinuncie e ripescaggi vari ) etc. Se ad es. una associazione di partecipanti “A” fatta dal socio x + y , vince in una regione ed un’altra “B” fatta dal soci x + z (che pero’ condivide il mendesimo socio x della prima )  vince in un altra regione, il socio comune x delle due associazioni “A” e “B” , puo’ avere la multititolarieta ? o comunque essere titolare in A e socio in qualche forma in B ? . Penso di si !, infatti il concorso non obbligava ne “A” e ne “B” ad essere societa’ identiche come partecipanti ( impediva semmai di ripresentare la medesima domanda due volte in una sola regione ai medesimi  partecipanti ).

Ma tornando al contingente . Si legge che le le Sedi verranno assegnate sperabilmente presto o meglio che presto ci saranno graduatorie di merito “sfalasate per giunta” ( e ovviamente impugnabili ) , si legge che provabilmente fioccheranno ricorsi ( e ne basta uno per bloccare la baracca per  anni ) , considerato che poi i futuri Titolari non sono rappresentati ad oggi da qualsivoglia associazione che si fara’ carico del problema , considerato infine che non e’ neppure detto che sia competenza degli Ordini professionali dedicarsi a sbrigare la matassa ( ma di cio’ non ne sarei certo pero’ ) o almeno a stimolarne lo scioglimento …cosa succedera’ ? .

Spero che nel convego/i prossimo si mandi un messaggio di “doverosa sollecitudine al Ministero” perchè affronti i nodi cruciali di codesto concorso nei vari spunti sensati di riflessione e/o dubbi naturali .

Non ultimo il fatto che viene ad oggi voglia di votare il “Partito dei Magistrati” ( se ve ne’ uno chiaro almeno perchè ad oggi , non si capisce ) poiche’ oltre alle storie di grane di fotografi fuggiaschi o gonnelle o fabbriche ( argomento per altro delicatissimo e forse l’unico con priorita’ assoluta su tutto ) da chiudere o riaprire (e senza offesa per nessuno , ma solo per quel che per ora almeno, tiene piu’ spazio sulle TV e sulle riviste ) , possa avere anche la “forza/volonta’” di pensare anche a noi poveretti solitamente dipendenti , a volte anche specializzazati ma tagliati fuori dal lavoro anche negli Ospedali ( per crisi di raccomandazioni forse ) ma con volonta’ di fare e migliorare.

 

Cordialita’

Bergui Dr. Franco

1 COMMENT

  1. Concordo pienamente col dottore, ho sollecitato un paio di volte la costituzione di una libera associazione tra farmacisti concorsuali, ma ovviamente da un lato i problemi diversi l’un dall’altro, e dall’altro il numero non indifferente degli auspicabili interessati hanno fatto scivolare la proposta.
    Sarebbe un minimo strumento di interlocuzione collettiva con costi modestissimi, in quanto non necessiterebbe neanche l’atto notarile.
    Dottore si faccia capofila, con tutto il mio appoggio.
    M. Mascheroni

    • Mi rendo conto che l’attenzione del collega è interessante,ma sarebbe più interessante una associazione di farmacisti collaboratori che in numero di 40.000 sono i più numerosi.Il futuro però per questi non è roseo ,come non lo è per tutta la categoria, con la farmacia non convenzionata saremo tutti dei poveretti e venderemo a ogni angolo di strada profilattici scontati per la goduria dei colleghi delle parafarmacie.

  2. I non titolari hanno la possibilita’ di aprirsi una loro attivita’, perche’ il loro futoro non dovrebbe essere roseo? Fino a poco tempo fa avevano solo una scelta:fare i dipendenti. Spesso sottopagati e senza alcuna sicurezza di conservare il posto di lavoro anche se con contratto indeterminato. Il loro posto preso per lo piu’ da non laureati e magazzinieri. Adesso chi non si poteva permettere l’acquisto di una farmacia da milioni di euro, puo’ aprirsi tranquillamente con relativa poca spesa una propria attivita’ ed esercitare liberamente. Voi trovate che non sia una rivoluzione per la categoria…io dico di si, soprattutto alla luce del penosa riuscita che avra’ il concorsone. Ricordiamoci che erano state promesse 5000 farmacie e invece si apriranno 500 sedi nel deserto(quando fra anni termineranno i ricorsi ed i litigi tra neo-soci-titolari).
    Per cui se un titolare di farmacia vede il suo futuro non roseo, per motivi che per lo piu’ non sono legati alle parafarmacie, perche’ dovrebbe coinvolgere anche i non titolari che invece sono rimasti tristi per piu’ di cento anni ed adesso hanno finalmente un motivo di speranza e di gioia?
    Su su, che ormai e’ da tanto che c’è saturazione di personale nelle farmacie tradizionali e siamo stufi di mendicare una sostituzione per maternita’ o vacanza estiva per portare il pane a casa.
    Dai farmacisti delle parafarmacie verra’ un movimento e forze ed idee nuove ed un futuro piu’ roseo per questa professione che stava per perdersi.

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