Ai lettori proporremo nei prossimi giorni, in ordine sparso, i programmi elettorali dei partiti che si presenteranno a breve alle urne in merito alla salute. Un tentativo di far chiarezza negli ultimi giorni prima delle elezioni. Limiteremo allo stretto necessario i commenti per lasciare spazio ai programmi. Purtroppo dovremo ricercare duramente e sperare che ci siano dei veri e propri programmi con punti e un’organizzazione di idee piuttosto chiara per tutti i partiti. Sembra una questione scontata, ma vi assicuriamo che non lo è. Chiunque voglia segnalare programmi ufficiali dei partiti che si presenteranno alle prossime elezioni politiche nazionali ove sia specificata una parte che riguarda la questione salute può contattarci alla mail: giacomo.giannecchini@wdaily.eu
Il primo “programma della salute” che andiamo a presentare è quello di un partito per molti misterioso, poiché nemmeno si definisce “partito” ma movimento. Non è una semplice questione estetica: partito deriva, ovviamente, da “parte” (la difesa di una parte, gli interessi di una parte, le idee di una parte…), il movimento invece allude a qualcosa che nasce spontaneamente e si evolve, matura, non è mai fermo su una “parte”, non si riesce ben ad identificare con le distinzioni solite. Un Movimento che lascia molti elettori perplessi e molti altri entusiasti: parliamo del Movimento 5 Stelle, portato al successo dal noto comico e “santone” Beppe Grillo. Il Movimento collegato a Grillo si è sempre distinto per l’uso massiccio dell’informazione on-line e una struttura moderna, rapida, fuori dalle burocrazie, forse per questo è stato tanto facile trovare il loro programma in cui è stato semplicissimo distinguere il capitolo “Salute”. Qui di seguito il “programma salute” del Movimento 5 Stelle:
L’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti
però stanno minando alle basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la
devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le
differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre ad
organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di
salute e di qualità dei servizi.
GRATUITÀ DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
• Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e
gratuito
• Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali
• Monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità
FARMACI
• Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai
farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all’estero) e più sicuri rispetto ai
prodotti di recente approvazione
• Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come
avviene ad esempio in Gran Bretagna)
INFORMAZIONE
• Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei
farmaci, sui loro rischi e benefici
• Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di consumo
consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione
delle malattie) e l’automedicazione semplice
• Informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e
sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva),
ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali
• Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità,
volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio
MEDICI
• Proibire gli incentivi economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci
• Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in
strutture pubbliche di Operare nel privato
• Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi
alle tariffe richieste in sede privata
• Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari
ORGANIZZAZIONE
• Liste di attesa pubbliche e on line
• Istituzione di centri unici di prenotazione on line
• Convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line
• Investire sui consultori familiari
• Limitare l’influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione
dei consigli di amministrazione
LOTTA PER IL DOLORE
• Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e
simili)
RICERCA
• Possibilità dell’8 per mille alla ricerca medico-scientifica
• Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare
• Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate
alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti
• Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture
nazionali
• Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale,
la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei
trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione
AMMINISTRATORI PUBBLICI
• Eliminazione degli inceneritori
• Introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e
nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori
pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori).