Luca Pani direttore generale dell’Aifa dopo aver presentato il rapporto Osmed, che tanto sta facendo discutere il Paese, ha rilasciato un’intervista alla stampa presente in cui si esprime in merito alla nuova remunerazione: “Lo stallo sulla remunerazione è destinato a non risolversi entro il 30 giugno, con risultati pessimi per un sistema in sofferenza come quello della filiera farmaceutica. L’Aifa ha svolto un ruolo puramente tecnico, quasi notarile ma la mia personale sensazione è che si arrivi fino alla scadenza per poi prorogarla, con il risultato che un settore in sofferenza come la filiera farmaceutica, sofferenza riconosciuta anche a livello istituzionale, non troverà le soluzioni auspicate. Forse sarebbe stato meglio fare gli opportuni aggiustamenti sul testo esistente. L’aspetto paradossale è che tutti sono d’accordo che ci sia una sofferenza e che ci sia necessità di cambiamento, ma il cambiamento non viene attuato”. Le parole di Pani, sono importanti perché pronunciate da chi ha avuto un ruolo in quel famoso accordo di Ottobre: un ruolo “esclusivamente notarile” direbbe il direttore di Aifa, ma l’amarezza per quel tavolo scavalcato dai Ministeri è evidente nelle dichiarazioni di Pani. La nuova remunerazione è destinata davvero ad esser rimandata, spostata, prorogata per tutto il 2013? Davvero questo settore si può ancora permettere di spostare la polvere sotto il tappeto? Molti gli interrogativi che rimbalzano da una parte all’altra quando si parla di “nuova remunerazione”, senza dubbio bisognerà attendere che un nuovo Governo si formi e soltanto a poche settimane da quella scadenza, il 30 Giugno, avremo un’idea più chiara di quali scenari potrebbero aprirsi. Per ora, non riusciamo a vedere nessuna bella prospettiva.
Una risposta a “La Nuova Remunerazione e la polvere sotto il tappeto”
Appena insediato il nuovo Governo, gli si danno 30 giorni per attuare l’accordo di ottobre. Trascorsi i 30 giorni si passa all’indiretta.