Stop al decreto che interviene sulla riforma della remunerazione del sistema delle farmacie.
Lo ha annunciato il ministro della Salute Renato Balduzzi e candidato nella lista Monti alla manifestazione di Federfarma, durante la quale é stato molto contestato.
Alle parole della presidente dei farmacisti Annarosa Racca che ha chiesto: «Il decreto domani andrà in Conferenza Stato-Regioni, lo fermerà?», Balduzzi ha risposto: «Non è pensabile che una novità così importante e a lungo discussa possa essere decisa per decreto, deve essere condivisa».
Nei confronti dei farmacisti e del sistema delle farmacie, da parte del governo Monti, «non c’è stato alcun blitz né alcuna sindrome monomaniacale. Semplicemente una differenza di impostazione», ha speugato Balduzzi. «I farmacisti – ha proseguito – seguivano l’impostazione data nel 2006. Il governo Monti, dopo un esordio non senza malintesi e difficoltà, ha voluto dare respiro a un sistema giustamente regolamentato ma forse un pò troppo ingessato. Il nostro obiettivo – ha ricordato – é stato quello di dare respiro al sistema e dare una speranza ai giovani laureati». Un passaggio che secondo il ministro «ha segnato un punto di chiarezza e di non ritorno: abbiamo dato respiro e trasparenza al sistema, lavorano al suo miglioramento ma – ha concluso – senza stravolgerlo».
Sul tema delle farmacie si sono espressi all’incontro organizzato da Federfarma con i politici in vista delle prossime elezioni anche altri esponenti delle forze politiche
«Se vince la sinistra vi “asfalta”. La nostra opinione è che se c’è da intervenire va bene, ma basta con provvedimenti sulla pianta organica o sui farmaci di fascia C», ha detto il segretario Pdl Angelino Alfano. «Ho ricevuto tante chiamate da Annarosa Racca, presidente Federfarma – ha aggiunto – prima di Consigli dei ministri in cui venivano presentate nuove norme sulla pianta organica o sulla fascia C. Quello contro i farmacisti è un attentato permanente. E’ una sindrome monomaniacale per la farmacia. Dal governo Monti è stato messo in campo un attacco alle farmacie esprimendo odio sociale». Anche «la sinistra esprime odio sociale, e in questi anni ha sostenuto la tesi secondo cui bisogna spostare sulla grande distribuzione servizi che sono pubblici», ha concluso.
Per le farmacie «bisogna rivedere il sistema delle remunerazioni e lavorare affinché diventino piccoli centri sanitari che allevino il carico dei pronto soccorso e siano presidi al servizio di anziani e fasce deboli a due passi da casa», ha sostenuto Antonio Ingroia, leader di Rivoluzione Civile. «È necessario smaltire i concorsi per chi vuole aprire una farmacia. Inoltre – ha proseguito – noi proponiamo la gratuità dei farmaci di fascia C anche per alcune categorie che al momento non sono comprese nella gratuità, come i disoccupati». Quanto al Servizio sanitario nazionale, ha aggiunto Ingroia, «noi vogliamo non solo tutelarlo ma anche rafforzarlo perché deve essere pubblico e universale. Ci batteremo contro chi é a favore del privato e contro i tagli lineari che offendono le eccellenze e – ha concluso – vanno contro i cittadini».
Che si tratti di Semplice Campagna Elettorale ? In fondo cosa mai avrebbe potuto rispondere davanti ad una platea fatta di Titolari Farmacia ed a così pochi giorni dalle elezioni ? Per noi la remunerazione andrà avanti e voi cosa ne pensate ?
non sapevo che la Santacchè fosse di sinistra,buon per lei……..