Sulla liberalizzazione della fascia C, uno dei punti più importanti nella scaletta del convegno al Capranica, il Pd è pronto a confrontarsi con le farmacie nel caso in cui le elezioni dovessero consegnargli il governo del paese. La promessa arriva da Stefano Fassina, responsabile economico del Partito democratico, tra gli ospiti di punta del convegno di stamattina al Capranica. Nel suo intervento, ha scelto i toni della diplomazia senza però nascondersi: «Siamo per un sistema che valorizza la professionalità del farmacista e la capillarità delle farmacie sul territorio» ha detto «non abbiamo intenzione di trasformare il farmacista in un dipendente delle multinazionali». Per Fassina, quindi, la richiesta di Federfarma di cambiare strada e scegliere la concertazione è la linea sulla quale muoversi. «Sediamoci a un tavolo e parliamo di fascia C nella logica di quel patto che voi stessi proponete, discutiamo di programmazione. Non vi chiedo di fidarvi a scatola chiusa, vi propongo di metterci a dialogare».
Se dal Pd è arrivata la conferma indiretta che la liberalizzazione degli etici non rimborsati rimane nell’agenda del partito, dal Pdl è invece arrivato un no esplicito a ogni ipotesi di deregulation: «Bisogna smetterla di molestare la farmacia» ha detto il segretario nazionale del partito, Angelino Alfano «il bravo riformatore quello che non smonta ciò che funziona. Noi siamo a favore di liberalizzazioni che servono a ridurre i costi a carico dei cittadini, non a quelle che invece sono un paravento modernista per spostare quote di fatturato dalle farmacie alla Gdo. Se vince la sinistra vi asfalta, perché c’è una sindrome monomaniacale contro le farmacie». Sulla stessa linea Giulio Tremonti, ex ministro delle Finanze, candidato alle politiche per Lega Nord-Lista 3L: «Vedo una certa differenza tra l’Ikea e la farmacia. Non credo che riforma seria si faccia con lenzuolate, non credo che prefisso para- basti a risolvere ogni problema».
Acqua sul fuoco da Renato Balduzzi, candidato alle politiche nella lista Monti, che comunque ha aggiunto un altro no alla liberalizzazione della fascia C: «Non c’è nessuna sindrome, ritenevamo che il sistema fosse giustamente regolamentato ma troppo ingessato, c’era la necessità di dare più respiro e maggiori opportunità ai giovani farmacisti; su questo abbiamo trovato una convergenza con la categoria e per noi ciò determina un punto di non ritorno: continuiamo a lavorare con le farmacie per migliorare il servizio, ma senza stravolgerlo».
Promette concertazione anche Giuseppe Ingroia, leader di Rivoluzione civile: «Va rivisto il sistema di remunerazione e per questo serve il confronto con tutta la filiera; consideriamo le farmacie un presidio sociosanitario sul territorio importante per i soggetti deboli e siamo per la fascia C gratuita a pensionati con reddito minimo, disoccupati e disabili». Ostile a liberalizzazioni e deregulation, infine, Chiara Moroni (Fli): «Quando si è fatto uscire il farmacista dalla farmacia perché vendesse yogurt e insalate non si è creato un solo posto in più, c’è stata soltanto ridistribuzione del reddito a vantaggio di altri canali. Fassina guardi i bilanci economici delle farmacie e poi si chieda quali costi dovrebbe sobbarcarsi il Ssn nel momento in cui le farmacie chiudessero perché la liberalizzazione ha dato loro il colpo di grazia». Contro anche Massimo Corsaro (Fratelli d’Italia): «Abbiamo a che fare con interlocutori che sono culturalmente ostili alla farmacia» ha detto «quello di Monti è stato uno dei peggiori governi della Repubblica per come ha perseguito gli interessi dei grandi potentati». (AS-fIlodiretto)
Il primo asfaltatore delle farmacie e’ stato Storace della destra……..ed hanno continuato ad asfaltarvi nel governo Berlusconi e poi nel governo Monti pienamente sostenuto dalla destra. La sinistra non ha mai asfaltato le farmacie neanche facendo nascere gli esercizi di vicinato, i quali hanno raccolto i farmacisti non titolari che erano gia’ FUORI dalle farmacie perche’ NON AVEVANO LAVORO IN FARMACIA. Sfido chiunque a dimostrarmi con dati alla mano quali e quanti sono i farmacisti che hanno lasciato la farmacia volontariamente per impiegarsi nei circa 300 esercizi della GDO. Intanto possiamo fare la stima di quelli che hanno trovato lavoro nelle parafarmacie che non sono meno di 6000 e la concorrenza e’ andata a tutto beneficio del cittadino e nessun danno per le farmacie..non dagli esercizi di vicinatosicuramente. Ancora volete affidarvi a questi bugiardi, magnoni, mentitori e puttanieri? Fate pure e consegnerete veramente la professione al grande capitale che non e’ la Coop ma gli imprenditori alla Berlusconi.
Il ministro Tremonti che si intende di farmacie: -«Vedo una certa differenza tra l’Ikea e la farmacia. Non credo che riforma seria si faccia con lenzuolate, non credo che prefisso para- basti a risolvere ogni problema».
La famiglia Salsi proprietaria di farmacie e di EssereBenessere non trova differenze ( lo sa l’ex ministro che in farmacia si puo’ trovare di tutto? Anche i vibratori, se vuole).
Se il prefisso para non risolve i problemi di 16000 titolari di farmacia privata come intende risolvere, il ministro, i problemi di 64000 farmacisti non titolari di farmacia? Forse con un’altro prefisso? Paracul- e’ piu’ adatto per un politico? O forse facendo tagli lineari sul futuro dei non titolari, carne da cannone della categoria?
vorrei far notare al distratto rosario che le farmacie tra poco saranno piu’ di 22000 e saranno aperte in un anno solo piu’ farmacie di tutti i negozi di vicinato aperti dal 2006 ad oggi
per quanto riguarda i 64000 non titolari, ha omesso di dire,certamente per distrazione, che 60000 lavorano in farmacia, e ci campano la famiglia…
e oltre ai 60000 farmacisti aggiungerei anche un buon numero di non farmacisti,magazzinieri,fattorini,addetti alle pulizie….
se lui pensa che con 100000 farmacie abbiamo risolto il problema per tutti vuol dire che e’ davvero distratto….
Davide puo’ scegliere se fare un discorso serio oppure abbandonarci entrambi alle stesse baggianate che esprime un politico. Preferendo la prima via, gli rispondo che delle 5000 farmacie preventivate non se ne aprira’ nessuna. Forse tra un paio d’anni si comincera’ ad intravedere qualche nuova apertura al termine dei ricorsi che voi titolari vi preparate a fare e dei contenziosi tra neo-soci-titolari. Naturalmente dopo che sara’ stata fatta la scrematura del 90% di sedi inutili previste nei deserti e sulle isole disabitate.
Mi sembri tu quantomeno ”distratto” , soprattutto quando dici che 60000 farmacisti lavorano nelle farmacie…..booom! A parte i farmacisti che hanno scelto strade che non prevedono lavoro al banco, tra disoccupati, licenziati, quelli che il lavoro in farmacia non lo hanno mai trovato perche’ scavalcati da un magazziniere al banco o da un non laureato. Ne rimangono ben pochi in farmacia all’80% di sesso femminile. Ben pochi rispetto a quelli che tu hai stimato e di cui ho fatto parte per sedici anni. Quindi, non continuiamo a farci del male e basta con le ….distrazioni! Ora piu’ che mai abbiamo bisogno di verita’ non di mezze bugie. Non sta bene neanche nei confronti di chi ha grandi aspirazioni dal concorsone e restera’ deluso.
vorrei solo dire a tutti i titolari che la cassazione ha fissato l’udienza andate a vedere….. a presto si saprà l’esito ….e poi si che la competizione sarà ad armi pari
IGNORANZA, SOLTANTO IGNORANZA, PERICOLOSISSIMA IGNORANZA E TANTA PRESUNZIONE! DISOCCUPAZIONE DI FARMACISTI…. AD ARMI PARI… SAREMO TUTTI ROVINATI!
il tempo delle vacche grasse è finito ……. per la vostra miopia …. non sarebbe stato meglio avere trentamila farmacie di soli titolari che competere con gdo,tabacchi autogrill etc etc?
Per vittorio..per questo fantomatico ricorso non ci sono i soldi per pagare gli avvocati…sai com è… la crisi !
No la crisi non c’entra un piffero, l’accordo e’ che possiamo pagarli con calma…anche a risultati ottenuti(vista l’alta probabilita’ di successo). Ma tu di che t’impicci poi? Non devi caricare la durex?
Altissima probabilitá…ahaha..vai a vendere creme vai
E se si perde non li si paga ?
per giovanni .. forse non hai capito è stata fissata la data dell’udienza ora potete solo affidarvi a san gennaro
Vittorio..tu non hai capito..se gli avvocati non vengono pagati l udienza non si fa
è stata fissata l’udienza! che vuol dire genio??? che i soldi ci sono, sennò nn sarebbe stata portata avanti la cosa dallo stesso avvocato, fenomeno! ah ah ah ah ah ah ASFALTALIIIIIIIIIIIIIII ti prego ah ah ah ah
e giovanni continua a sparae minchiate senza sapere nemmeno le cose!!! ahahahah continuate a crogiolarvi nelle vostre friabili aspettative!!! Fassina è un grande stratega!!!! ah ah ah ah ah ah
Peccato che anche stavolta bersani perde ! Ahahah
Ti sbagli,non essendoci i soldi per pagare gli avvocati,probabilmente la vostra udienza salterá.fenomeno
ahahah io come molti altri abbiamo dato 100 € e anche più per l’avvocato, ad ogni socio è stata data la password per controllare l’importo…..e fidati, ci sono e come i soldi!! scienziato!!
Chiara Moroni (Fli) sei disgustosa. Ognuno cerca di difendere i propri interessi ma parlare di yogurt e insalate è degradante persino per una lobbista come la dott. Racca che almeno ha definito dei professionisti laureati “profumieri”. Forse sono le vostre motivazioni che sono ridotte alla frutta. Fortuna che partiti come il Fli non esistono più.
ma veramente pensate che le udienze vengano fissate dall’avvocato…….. poveri illusi ……..comunque cominciate a mandare i curriculum a essere benessere (daniela santanchè)
SANTANCHè, CIOè PDL………………. S V E G L I A T E V I
fatevi dare i soldi indietro và
ECCONE UN ALTRO! UN MEETING DI GENI!! PRONTO AD ESSERE ASFALTATO? VAI Và
in tempi di crisi,buttare soldi al vento.
PENSA A CREDIFARMA!!!!!! AHAHAHAHA
Pensa ad arrivare a fine mese ahahah
ho 2 parafarmacie urbane, e tiro fuori di utile 9 mila euro al mese!!! ahahahahahah e do lavoro a 2 colleghi!! ahahahahah a novembre mi sn fatto 22 gg in messico!!! Tu continua a sfustellare!! svegliatevi baby lobbisti falliti
Non litighiamo per l’azione legale. E’ un momento di gioia(se va in porto), per tutta la categoria.
Pensate che da quando esiste FederFofi e le associazioni di giovani farmacisti(figli di titolari) che non si fa una iniziativa così nobile costruttiva ed edificante per la categoria. Col rischio che si liberalizzi la fascia C, e le farmacie( a dire dei titolari) ne subiscano le conseguenze, un manipolo di coraggiosi farmacisti a rischio dei loro (pochi) soldi cercano invece di liberalizzare in maniera nobile solo la professione, cautelando indirettamente anche le redditivita’ degli ”inflessibili” e sostituendosi alla Racca, Mandelli, Lettieri e compagnia bella. Col concorsone sabotato e’ l’unica vera iniziativa a favore di tutta la categoria che si sia potuto fare a memoria di farmacista. Pensate che iniziative lungimiranti riusciamo a prendere noi farmacisti delle parafarmacie…ed ancora non avete visto niente.
il bello è che loro senza mammina o papino nn saprebbero nemmeno allacciarsi le scarpe!! per questo temono la liberalizzazione!! stiamo arrivando piccoli omuncoli!!
B E R S A N I A S F A L T A L I
State arrivando…ad abbassare la serranda..tirate questi ultimi mesi..
Caro Giovanni, la tua attività non deve proprio soddisfarti economicamente se sprechi tanto livore nei confronti di altri colleghi. Anche tu sei un farmacista per “nobili tradizioni”? E se non lo sei perchè pensi che i soldi che tu hai investito in una farmacia siano differenti da quelli di chi li ha investiti in una parafarmacia?
Non so l’esito che avrà il concorso straordinario ed i suoi tempi di risoluzione. Personalmente credo nella farmacia quale unico efficiente canale di distribuzione qualificato in grado di fare presidio sanitario di riferimento per il cittadino utente del SSN, in sintonia con tutti i sondaggi disponibili sulla gradevolezza dei servizi offerti in campo sanitario e non, dove la farmacia è sempre ai primi posti. Auspico pertanto che ci siano davvero più farmacie, che siano ben distribuite sul territorio e che in esse vi lavorino tanti farmacisti. Il vero punto è che la politica non crei sottoccupazione in ambienti lontani dalla cultura del farmacista, ma opportunità serie in ambiti professionali consoni alla tradizione professionale: dunque esclusivamente FARMACIE pubbliche e private in grado di offrire tutti i servizi previsti sul territorio. Sarebbe giusto e conveniente che la politica anzichè smantellare inutilmente la farmacia la rendesse ancor più efficiente e competitiva, magari assegnando le nuove sedi non con una sterile sommatoria di titoli, ma sarebbe stato più equo puntare anche sugli esami, sul merito, riservandone una quota ai più giovani, con meno anni di attività professionale ma con una buona preparazione. Peccato!
Non e’ un problema, il concorsone non lo abbiamo chiesto e le farmacie prima o poi verranno ancora assegnate col vostro sistema che piu’ vi piace: concorsi ventennali a quiz e sciarade + titoli per lo piu’ sensa senso. Noi apriremo FNC che sono la naturale evoluzione di quelle attivita’ ugualmente molto gradite dal cittadino che anche per voi sono farmacie(parafarmacia, farmacia non convenzionata…la radice e’ sempre quella proprio perche’c’è un FARMACISTA a condurla).
Voi ritornate alle vostre tradizioni, noi delle parafarmacie andiamo avanti…e tutti sono contenti.
per giovanni …. sai dirmi perchè nella mia città 26 su 38 sono state aperte da titolari di farmacia ….. te lo spiego io perchè sono più lungimiranti di te che ti arrocchi dietro le ricette con fustelle……
io sono titolare di una farmacia rurale e me li sogno 9000 euroal mese ma ANDREA COSA VUOI DI PIU’ PERCHE’ SEI COSI’ INCAZZATO? io ultime ferie fatte una settimana in puglia
Io rimango basita davanti a certe esibizioni di inutile rancore; nella stessa barca ci siamo tutti; Bersani vuol fare una liberalizzare in un modo preoccupante; chiaro che si deve liberalizzare ma si deve impedire alle multinazionali di metterci le mani sopra, Bersani già in passato ha operato in modo sconsiderato; perchè carissimi parafarmacisti e titolari il vero danno lo fanno le varie coop e centri commerciali, qui in Sardegna le parafarmacie in città come Cagliari (se non supportate da titolare) hanno chiuso entro l’anno, grazie alla presenza dei vari centri commerciali; Le farmacie al laureato/i in farmacia e si deve impedire alle varie multi di metterci le mani; si fa occupazione e si crea lavoro pagato giustamente e non con 800 euro mensili; in secondo luogo si deve aprire con criterio ogni tot di abitanti al fine di consentire una buona copertura ed un buon margine di sopravvivenza dell’attività stessa; inutile aprire due farmacie in realtà con 1000 abitanti ci arrivate da soli a capire che è un suicidio; a me non sembra la fine del mondo o si? E neanche a dirlo abolirei i concorsi che davvero a poco servono. Saluti.
«Quando si è fatto uscire il farmacista dalla farmacia perché vendesse yogurt e insalate…” che mi tocca leggere!!! Non c’è modo di farla tacere… no eh?!