“Gratuità di alcuni farmaci di fascia C per le fasce più deboli: pensionati al minimo, disoccupati e persone con disabilità”.
È la proposta lanciata da Antonio Ingroia al convegno diFederfarma. “Rivoluzione civile – ha detto alla platea di farmacisti – vuole difendere e rafforzare il Servizio sanitario nazionale, unico e universale”. Dunque: no ai tagli lineari indiscriminati dei precedenti governi, alle politiche che favoriscono il sistema privato a scapito di quello pubblico. Sì a riforme del sistema sanitario che garantiscano a tutti il diritto costituzionale alla salute e sostengano il rilancio della sanità territoriale.
“Non è giusto che un pensionato paghi un farmaco quanto lo paga un miliardario. Rivoluzione civile è nata per stare dalla parte dei cittadini – ha aggiunto Ingroia – vogliamo una politica che sia l’esatto contrario di quella praticata da Monti, forte con i deboli e debole con i forti. Siamo contro i tagli che offendono la dignità delle persone e mortificano le eccellenze”.
Il rafforzamento della sanità passa anche attraverso il sistema delle farmacie “che assicurano una presenza medica capillare e, come tali, devono continuare a rappresentare presidi sociosanitari sul territorio”. Proprio su questo punto i farmacisti hanno interrogato la politica sul loro futuro. La risposta di Rivoluzione civile è arrivata dal suo leader: “va rivisto il sistema di remunerazione, attraverso una concertazione con tutti gli attori del sistema, e vanno smaltite le procedure e i concorsi per chi vuole aprire nuove farmacie. Questa è la sanità che abbiamo in mente: dalla parte dei cittadini”.