Italia dei Valori è un partito politico creato nel 1998 dai Antonio Di Pietro, allora notissimo per la sua carriera da magistrato e per il ruolo di primo piano svolto nella famigerata indagine “Mani Pulite”. La caratterizzazione del partito negli ultimi anni si è chiarita in un “anti-berlusconismo” marcato: quasi una bega personale. Idv ha sempre avuto un rapporto conflittuale anche con il Partito Democratico, partner teoricamente ideale da appoggiare in possibili governi. Idv ha raccolto molti delusi dei partiti dell’estrema sinistra ma non solo, poiché un tratto fondamentale del partito di Antonio Di Pietro è senza dubbio la forte componente giustizialista. L’Idv ha presentato un programma piuttosto schematico che si limita ad identificare dei punti. Ci siamo permessi di aggiungere, per dare un’idea più completa dell’opinione di questo partito politico sulla questione sanitaria, un articolo scritto dalla redazione Idv sul lavoro svolto da Balduzzi.
Programma:
Prevenire e curare, con efficienza e professionalità:
• Sostenere la ricerca scientifica e frenare la fuga di “cervelli” e professionalità
• Promuovere campagne di informazione preventiva
• Individuare percorsi di sicurezza per ridurre il rischio di errori in campo sanitario
• Riorganizzare la medicina territoriale con centri di competenza specifica e di assistenza
• Sviluppare progetti di educazione scolastica sui rischi collegati al fumo, all’alcool, alle droghe, alla cattiva alimentazione
• Definire la progressione di carriera, i concorsi, le nomine e gli incarichi – a livello ospedaliero, universitario e delle ASL – secondo criteri di merito e professionalità, non di appartenenza politica
Articolo a firma “Redazione Idv”
“Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Il decreto sulla Sanità del ministro Balduzzi è decisamente deludente. Da un lato, infatti, il provvedimento contiene alcune norme condivisibili, dall’altro però vi sono moltissimi aspetti di difficile attuazione oltre ai soliti spot a cui questo governo ci ha purtroppo abituato. Vi sono diverse misure di contorno, soprattutto sui giochi e sulla vendita di sigarette ai minori. Senza dubbio l’esecutivo sarebbe dovuto intervenire con ben altra incisività. Pensare, infatti, di combattere la ludopatia semplicemente spostando di qualche metro le slot machine e i videopoker è una soluzione risibile, che non affronta minimamente la dipendenza da gioco d’azzardo patologica”. Lo afferma in una nota il responsabile sanità dell’Italia dei Valori, Antonio Palagiano, che aggiunge: “Associare i medici di famiglia per garantire studi aperti 24 ore su 24, è invece una buona idea ed è una soluzione auspicabile, già adottata da altri Paesi. La copertura dell’assistenza h24 e la nascita di nuovi poliambulatori, infatti, possono contribuire a decongestionare i pronto soccorso. Ma con quali risorse si apriranno queste strutture? Non vorremmo assistere allo smantellamento selvaggio della guardia medica per fare cassa, ancora una volta, a discapito dei cittadini. Inoltre, si rischia di trasformare gli ambulatori in centri di prescrizione”. Secondo Palagiano: “E’ quanto meno un azzardo puntare sulla medicina territoriale quando le Regioni, che dovranno mettere in campo tali strutture, devono già fare i conti con i tagli e con le poche risorse a disposizione. Anche le nuove regole sulle nomine dei dirigenti sanitari – spiega l’esponente dell’IdV – sono tutte da verificare, perché rischiano di scontrarsi con le ‘resistenze’ delle Regioni, a cui il titolo quinto della Costituzione assegna l’autonomia in materia di sanità”. Conclude Palagiano: “Insomma, la musica è sempre la stessa: da questo governo arrivano tanti annunci su carta e qualche soluzione tampone che non servono certo a combattere gli sprechi, la corruzione e le inefficienze di cui, purtroppo, il nostro sistema sanitario è pieno”.