La nota rivista Journal of Materials Chemistry B, con il numero che uscirà il 28 Febbraio dedicherà parte della copertina ad uno studio italiano. Dentro la rivista sarà possibile trovare anche un importante articolo in merito dal titolo: “Light-responsive nanocomposite sponges for on demand chemical release with high spatial and dosage control”. L’articolo propone ai lettori i risultati del lavoro di un gruppo di ricercatori dell’Università di Firenze e del Cnr che hanno trovato un nuovo materiale per la costruzione dei farmaci in grado di rilasciare il farmaco in una superficie di pochi nanometri, nella quantità desiderata e nei tempi prestabiliti. Una specie di “spugna”, grande pochi nanometri, che può essere caricata di sostanze attive, e di nano-particelle d’oro; queste ultime, quando verranno sollecitate da luce laser, aumentano la temperatura locale e danno quindi il via all’operazione di rilascio controllato della molecola del farmaco. Semplicemente fantastico. Gli autori dello studio spiegano: “La ricerca ha richiesto un approccio multidisciplinare e un anno e mezzo di lavoro: cercavamo un materiale che avesse alcune specifiche proprietà chimico fisiche e simulasse l’azione della spugna. Oggi abbiamo individuato un bio-polimero poroso capace di inglobare nano-particelle d’oro in grado di catturare la luce laser. Una volta intriso del principio attivo, il bio-polimero poroso riesce poi a spremerlo fuori nel punto, nei tempi e nella quantità programmati, grazie agli incrementi di temperatura originati dagli impulsi di luce. Ora che abbiamo trovato il materiale ci concentreremo sulle prove in vivo poi tutto dovrà essere miniaturizzato e ingegnerizzato fino ad arrivare al prototipo”. Uno studio di grande portata, che sembra già dare risultati sbalorditivi, ma per le applicazioni su prototipo ci sarà da aspettare.