Ogni giorno persi 480 posti di lavoro per colpa della crisi

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occupazione-posti-di-lavoro-confartigianato-300x225Secondo il centro studi di Confartigianato dall’inizio della crisi ad oggi i disoccupati sono raddoppiati, a farne le spese soprattutto gli under 35.

La crisi economica che ha colpito l’Italia negli ultimi anni ci è costata 480 posti di lavoro in meno ogni giorno. E’ quanto ha calcolato l’ufficio studi della Confartigianato in uno studio sul mercato del lavoro dal 2008 ad oggi. Se infatti nell’aprile 2008 gli occupanti erano 23 milioni e 541mila, a dicembre 2012 gli occupati sono stati calcolati dall’Istat in 22 milioni e 723 mila, cioè 818mila posti di lavoro in meno rispetto a quattro anni e mezzo prima, vale a dire 480 posti persi ogni giorno. A questo punto si allontana sempre di più per il nostro Paese l’obiettivo “Europa 2020″ stabilito nella conferenza di Lisbona che prevedeva per l’Italia un target del 67-69% di occupati nella fascia d’età 20-64 anni.

Nel 2008 eravamo al 63% di occupati cioè a solo meno quattro per cento dall’obiettivo previsto, ma con la crisi economica mondiale non solo non sono aumentati i posti di lavoro, ma l’occupazione ha subito una costante diminuzione fino ad arrivare ad un tasso di occupazione del 61% nella fascia di età considerata. A farne le spese soprattutto i lavoratori fino a 35 anni il cui tasso di occupazione è diminuito di circa il 20% vale a dire quasi un milione e mezzo di posti di lavoro in meno, a fronte di un incremento di 600mila unità tra gli occupati con più di 55 anni. Da segnalare anche la trasformazione del lavoro che nel quinquennio preso in esame dall’associazione degli esercenti ha visto gli occupati a tempo pieno diminuire del 5,1% mentre quelli con contratti part-time sono aumentati dell’11,3%.

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