Oggi la Puglia, martedì scorso la Sardegna. Sale a 14 il numero delle amministrazioni che hanno dato luce verde al concorso straordinario del Cresci-Italia, al palo ormai soltanto in sette regioni: Basilicata, Campania, Molise, Umbria (dove la delibera consiliare è stata rinviata per ben tre volte), Val d’Aosta e nelle due province autonome del Trentino (per problemi di bilinguismo del sito ministeriale).
Per la Puglia la pubblicazione del bando era nell’aria già da una decina di giorni: 188 le sedi da assegnare, delle quali 59 nel barese, 21 nella provincia di Barletta-Andria-Trani, 19 nel brindisino, 23 nel foggiano, 41 nel leccese, 25 nel tarantino. I candidati avranno tempo fino alle 18 del 12 marzo per presentare domanda.
A martedì scorso risale invece la pubblicazione del bando per la Sardegna: 90, in questo caso, le sedi messe a concorso, delle quali 23 nel cagliaritano, 18 nel sassarese, 4 nel nuorese, 19 in provincia di Oristano, 10 nella provincia di Olbia-Tempio, altre 10 nel Medio campidano, 4 nella provincia di Carbonia-Iglesias e 2 nell’ogliastrese. Qui i candidati avranno fino alle 18 del 7 marzo per presentare domanda.
Dalle regioni in cui si è appena partiti a quelle che stanno per arrivare: domani scadono i termini in Sicilia, dove al momento risulterebbero circa 1.500 le domande presentate, e sabato nelle Marche, dove per ora si resta al di sotto delle 300. Sono in entrambi i casi cifre destinate a crescere, visto che finora le 24 ore precedenti la scadenza hanno sempre visto un consistente balzo in avanti delle candidature. (AS-Filodiretto)