«Il farmacista da sempre svolge un ruolo fondamentale nell’assistenza al cittadino e il suo ruolo deve essere ampliato in funzione dei bisogni della società italiana: di fronte alle evidenze scientifiche sta alla politica valorizzare queste potenzialità» così Andrea Mandelli, presidente Fofi ha commentato i risultati della prima fase della sperimentazione in Italia dell’Mur (Medicine use review, revisione dell’uso dei medicinali).
Condotto dalla Medway school of Pharmacy dell’università del Kent e patrocinato dalla Fofi, lo studio pilota ha coinvolto 80 farmacisti n elle provincie di Treviso, Pistoia, Torino e Brescia, dimostrando la fattibilità di nuove prestazioni avanzate. La Mur è una delle principali prestazioni avanzate condotte nelle farmacie britanniche accreditate e consiste in un’intervista strutturata che il farmacista conduce con il paziente per valutare e migliorare la conoscenza da parte del paziente dei medicinali che sta assumendo, identificare eventuali effetti collaterali e, se possibile, indicare delle soluzioni; migliorare l’aderenza del paziente alle indicazioni del medico e ridurre gli sprechi che inevitabilmente si producono quando i farmaci vengono usati male. Si tratta dunque di un’attività specifica del farmacista quale esperto del farmaco.
«Siamo molto soddisfatti» ha dichiarato Andrea Manfrin, coordinatore dei team che hanno fornito il servizio Mur «i risultati che abbiamo ottenuto dimostrano che anche in Italia si può applicare questa modalità di intervento sul piano tecnico, e che sia i cittadini sia i medici sono interessati a questi servizi. Non si dimentichi, infatti, che il progetto si è svolto con la piena collaborazione sia dei medici di famiglia sia delle Asl del territorio».
«Abbiamo patrocinato lo studio nella certezza che avremmo potuto dimostrare concretamente» conclude Mandelli «che la farmacia italiana non solo deve svolgere un ruolo importante nell’assistenza territoriale, ma ha le capacità tecniche per farlo».