Grande successo a Milano per “2013: IL FUTURO DELLA FARMACIA”


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ALBERTO AMBRECK – Per una volta si è parlato di cose estremamente concrete: dei bilanci delle farmacie che sono deficitari, della posizione delle banche e degli enti creditizi. C’era un interesse fortissimo da parte di chi, come me, era seduto tra il pubblico, ma per una ragione molto semplice…

Spargisale e spazzaneve, rallentamenti delle attività di volo degli aeroporti, divieto di circolazione per i mezzi pesanti, allerte e tante raccomandazioni a chi si trovava a Milano nella giornata di Lunedì 11 Febbraio, giornata del passaggio di “Big Snow”, la grande perturbazione che ha portato oltre trenta centimetri di neve sui marciapiedi del capoluogo lombardo.

Freddo che arrivava nelle ossa, disagi a non finire, ma oltre 120 persone sono uscite dalle proprie case e si sono riunite nella comoda sala dell’Hotel NH per parlare della farmacia e del futuro che attende questo tribolato ramo professionale.

I primi a rimanere sbigottiti sono stati gli organizzatori che, viste le condizioni meteo, non avrebbero mai creduto di riempire quella stanza capace di ospitare ben 100 persone. D’improvviso quella sala sembrava troppo grande, ed invece, si è dimostrata piccola, perché di persone ne sono arrivate più di 120. L’incontro “2013: il futuro della farmacia”, organizzato da Forum Farmaceutico, in collaborazione con Noi Siamo la Farmacia e Agifar Milano, si è rivelato un successo, a dispetto anche di chi sperava diversamente, ed infatti il dottor Federico Pantè, rappresentante di Noi Siamo la Farmacia ha commentato: “Siamo entusiasti della serata e della risposta avuta dai colleghi.

Lo scopo della serata era cercare di condividere con la base delle riflessioni sulle problematiche che affliggono le farmacie nel 2013. Nessun intento polemico da parte nostra, solo il desiderio di capire i cambiamenti che stiamo vivendo nel mondo della farmacia”.

Un incontro prestigioso, con interventi importanti e presenze illustri. Oltre agli interventi dei professori Nicola Guerriero di Studio Farmadata e Marino Mascheroni, si è potuto ascoltare anche la voce dell’ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio, Fabio Rizzi senatore della Lega Nord, i dottori Muzio, Scolamiero e Pipia. Tante voci e tutte competenti. Ma a stupire gli osservatori esterni non è stato l’assoluto prestigio degli interventi ma l’atmosfera da “thriller” che regnava nella sala: l’attenzione assoluta, la partecipazione attiva con domande e richieste, il desiderio di capire espresso in maniera “fisica”.

“Il pubblico è stata la risposta migliore a questo incontro: assolutamente interessato e partecipativo. Tra gli astanti erano presenti molti volti noti: dirigenti legati al mondo delle banche, delle finanziarie, della politica. I colleghi farmacisti pendevano dalle labbra dei tecnici che esponevano le loro relazioni. Un grande successo”.

Queste le parole del dottor Pantè, ma quali sono le sensazione e le conclusioni che i partecipanti si sono portati a casa dopo quest’incontro?

Lo abbiamo chiesto al dottor Alberto Ambreck, titolare di farmacia ed ex presidente di Federfarma, che ha ascoltato attentamente [pullquote align=”right”]ALBERTO AMBRECK – E’ stata una riunione particolarmente significativa, ma sopratutto molto pratica ed interessante.[/pullquote]tutti gli interventi: “E’ stata una riunione particolarmente significativa, ma sopratutto molto pratica ed interessante. Per una volta si è parlato di cose estremamente concrete: dei bilanci delle farmacie che sono deficitari, della posizione delle banche e degli enti creditizi. C’era un interesse fortissimo da parte di chi, come me, era seduto tra il pubblico, ma per una ragione molto semplice: le farmacie italiane sono tutte in forte crisi economica, salvo pochissime che si possono autofinanziare, e tutte quelle che invece hanno bisogno di dilazioni di pagamento e di credito hanno potuto capire chiaramente come la pensano le banche”.

Tanta voglia di intervenire, tanta attenzione e nessun via vai dalla sala. La prima sensazione nel vedere quella sala ricolma e attenta è quella della nuova coscienza dei farmacisti che, evidentemente, si sono accorti che negli ultimi anni sono rimasti chiusi alle novità, non certo per colpa loro, ed adesso hanno fame di muoversi, di cambiare, d’imparare e sopratutto d’incontrarsi.

Al dottor Pantè abbiamo chiesto di riassumerci, in estrema sintesi, l’oggetto del suo intervento: “Il mio intervento si è focalizzato sull’importanza del lavorare insieme, di non percepire come rivale la farmacia vicina ma come un possibile partner per offrire un servizio migliore nella zona. Fare un sodalizio tra farmacie per proteggere le farmacie dall’attacco degli altri competitor”. L’argomento che ha suscitato più interesse, valutando le reazioni della sala, è stato quello inerente alla ristrutturazione del debito, ma il successo dell’evento è legato sopratutto alla chiarezza con cui si sono affrontati i temi in un periodo confuso della storia della farmacia italiana. In un momento storico in cui si sente dire sempre più spesso che le farmacie non valgono il giro d’affari, che se si sorpassa con il debito il 50% del fatturato si è praticamente in fallimento, che le banche e gli istituti preposti non danno più credito, con i continui cambi di regolamentazione… un incontro come questo, concreto, propositivo, non polemico, non politico, è stato davvero un toccasana. I giovani saranno la salvezza? Non lo sappiamo, ma possiamo dire che Forum Farmaceutico e Noi Siamo La Farmacia sono una bella realtà che cresce. Sono già in atto tentativi di sminuire il lavoro svolto, ma questi giovani farmacisti non vogliono raccogliere la sfida polemica e cercano di costruire, di proporre alternative.

Molti legano questo nuovo movimento al dottor Ambreck ma, seppure il notissimo farmacista si sia trovato spesso in accordo con le posizioni del Forum, il movimento è ben distinto da Ambreck.

La grande nevicata ha portato con sé, aria nuova: forse qualcosa sta davvero cambiando.

Qui tutte le foto della Serata


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