Luca Pani (Aifa): Si coinvolga il paziente nel processo regolatorio del farmaco


luca_pani2_85831“Nasceranno, all’interno dell’Agenzia Italiana del Farmaco, nuove modalità di interazione e di coinvolgimento dei cittadini nel processo regolatorio. Per la prima volta nella storia dell’Agenzia, i cittadini avranno un ruolo nel percorso d’accesso al farmaco. Il Convegno di oggi costituisce il primo passo di questo necessario percorso, oltre che un’occasione di confronto critico e costruttivo. L’attività delle agenzie regolatorie non può prescindere dalla conoscenza approfondita e dalla comprensione effettiva delle problematiche, delle esigenze e delle proposte di cui sono portatori i malati e le loro famiglie, in particolare rispetto alle possibilità di cura e all’accesso ai farmaci”. Queste importantissime parole sono state pronunciate da Luca Pani, direttore generale di Aifa aprendo il convegno “Farmaci. Diritto di parola”. Il titolo del convegno era già molto chiaro ma le parole del direttore hanno chiarito il concetto in maniera lodevole. Il cittadino deve essere coinvolto nelle politiche regolatorie che riguardano i farmaci e l’accesso ad essi. Infatti Pani ha poi aggiunto una riflessione sul ruolo del paziente e sulla necessità “sistemica” che il paziente partecipi attivamente : “Rendere accessibile una nuova terapia, garantendone efficacia, sicurezza e qualità, e tenere al contempo sotto controllo i costi che ogni nuovo trattamento comporta in un’ottica di sostenibilità del Ssn, costituisce la sfida principale per un’Agenzia come la nostra; tutto ciò vale ancor più oggi, in uno scenario in cui si assiste al tramonto dei blockbuster e la medicina diviene sempre più personalizzata. In questo contesto, il compito dell’Agenzia regolatoria è garantire cure efficaci e sempre più mirate al singolo paziente ciò richiede, in parallelo, un rapporto sempre più diretto e personalizzato con il cittadino, chiamato a svolgere un ruolo attivo e sinergico con l’Istituzione, nella consapevolezza che tale ruolo richiede anche l’assunzione della responsabilità della propria salute. Diventa quindi essenziale che le scelte compiute siano sempre trasparenti e comprensibili da chi, poi, su quelle scelte deve basare anche le proprie aspettative di cura. Spesso le Agenzie regolatorie vengono percepite come realtà lontane dai malati e dai loro familiari, non in grado di cogliere le reali esigenze di chi si trova a fronteggiare una malattia e vede nel farmaco il primo elemento di cura. Il dialogo con il cittadino è dunque essenziale per rafforzare un sentimento di fiducia verso le decisioni adottate e per sensibilizzare tutti sull’importanza di un uso delle risorse comuni che garantisca la tenuta futura del sistema”. Parole molto belle oltreché importanti che definiscono un’esigenza oramai largamente condivisa, ma sarà possibile riorganizzare il sistema alla luce di queste nuove istanze con le “buche” che accompagnano i percorsi dei farmaci, con le guerre fratricide, con le Istituzioni preposte che spesso si dimostrano in forte ritardo rispetto alle istanze?

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