Stop alle esportazioni parallele di farmaci dalla Grecia. A deciderlo il corrispettivo ellenico della nostra Aifa, l’Eof (Ethnikos organismos farmakon, Organizzazione nazionale del farmaco), che con una disposizione ha sospeso in via provvisoria il parallel trade di 34 farmaci innovativi di diversi produttori. Secondo il presidente dell’Eof, Ionnis Tountas, si è trattato di «prendere una decisione d’emergenza a tutela della salute pubblica e per assicurare la copertura dei bisogni dei pazienti greci».
L’approvvigionamento di questi medicinali da parte delle farmacie elleniche, infatti, era diventato sempre più difficoltoso per i bassi prezzi decisi dalle autorità.
Il parallel trade rimane invece consentito su tutti gli altri farmaci, ma in base alle nuove disposizioni gli esportatori dovranno inviare le fustelle delle confezioni all’Eof a scopo di monitoraggio.
È probabilmente la prima volta che uno Stato dell’Unione assume in campo farmaceutico provvedimenti che violano così apertamente il diritto comunitario, nel quale le esportazioni parallele sono perfettamente legittime. E infatti c’è già subbuglio tra i distributori dei paesi che importano dalla Grecia, perché non piacciono le disposizioni sulle fustelle e si paventano rischi di falsificazione (senza targatura, viene meno la sicurezza dell’origine del prodotto).
Secondo alcune fonti il divieto all’esportazione dovrebbe avere una durata di tre mesi, ma l’annuncio diramato dall’Eof parla di una disposizione provvisoria in vigore fino alla sua revoca, da parte della stessa agenzia. (URI-ML-Filodiretto)